Previsioni sull’Euro per il 6 gennaio 2012

L’euro ha vissuto ieri un’altra giornata difficile sui mercati valutari. L’asta degli Oat francesi è andata a buon fine con una domanda che è stata quasi il doppio dell’offerta, ma più bassa di quella registrata nell’asta precedente (quando era stata più del triplo). Hanno pesato poi i timori sullo stato di salute del settore bancario europeo, in particolare quello spagnolo che potrebbe aver bisogno di altri 50 miliardi di euro. Infine, continua a preoccupare la crisi finanziaria dell’Ungheria. che ora ha necessariamente bisogno degli aiuti di Ue e Fmi per evitare un default che potrebbe contagiare pericolosamente tutta la regione dell’Europa orientale.

Il tasso di cambio euro/dollaro ha toccato ieri il minimo più basso da settembre 2010 a 1.2763. Stamattina i prezzi stanno provando a rimbalzare e con tutta probabilità potrà avvenire un pullback fino in area 1.2850-60. Nel pomeriggio, però, occhio ai non-farm payrolls alle ore 14.30, che potrebbero creare le condizioni per un brusco aumento della volatilità e dell’incertezza. Gli analisti si aspettano la creazione di 152mila posti di lavoro rispetto ai 120mila del mese scorso. Il rimbalzo tecnico di euro/dollaro potrebbe essere compreso tra 1.2850 e 1.29 nei prossimi giorni, prima del ritorno (forse inevitabile) del bearish trend primario.

Il cambio euro/yen è sceso ieri fino a 98.46, toccando così un nuovo minimo a 11 anni. Ora è in corso un rimbalzo tecnico con i prezzi in area 98.70-80. E’ possibile che il pullback possa concludersi tra 99 e 99.30. Il cambio euro/sterlina, infine, ha toccato stamattina il minimo più basso da settembre 2010 a 0.8238 ma poi ha cominciato un buon rimbalzo. I prezzi sono tornati in area 0.8250 e ora potrebbero allungare fino a 0.8280 prima e 0.83 poi.