Payout Enel previsto in aumento da UBS

A man passes by Enel's logo at the itali

La stagione dei dividendi 2014 è alle porte. Sebbene le cedole, come di consueto, saranno pagate nel corso della prima metà del prossimo anno, ossia dopo l’esame e l’approvazione del bilancio 2013 prima da parte del Consiglio di amministrazione e poi dell’assemblea di ciascuna società quotata, alcuni di coloro che hanno scelto di investire in azioni intascheranno una remunerazione sul capitale investito già nel corso delle prossime settimane.


Figurano tra questi, ad esempio, gli azionisti di Eni, che il 26 settembre prossimo intascheranno un anticipo sul dividendo di 0,55 euro per azione.

Nessun acconto sul dividendo è invece previsto per gli azionisti di Enel. La società ha infatti prolungato l’interruzione, decisa lo scorso anno alla luce del difficile contesto macroeconomico, della consueta prassi di dare un anticipo sul dividendo ai suoi azionisti nel corso dell’ultima parte dell’esercizio di riferimento.

Nonostante questo, lo scenario prospettato dagli analisti di UBS è positivo. Gli esperti della banca d’affari svizzera hanno infatti alzato il rating sul titolo a “buy” dal precedente “neutral” e portato il prezzo obiettivo a 3,2 da 2,4 euro. A loro avviso, infatti, i fattori che portano il titolo ad essere trattato con un forte sconto rispetto ai suoi principali competitor, ovvero elevato debito, scarso flusso di cassa e un rendimento del dividendo al di sotto di quello dei competitor, possono essere superate attraverso una serie di azioni ad opera del management.

Gli esperti ipotizzano infatti una rivalutazione del titolo e un aumento del payout al 60% dall’attuale 40% se l’azienda si concentrerà su un incremento del flusso di cassa grazie ad una riduzione delle spese per gli investimenti, un’accelerazione del piano di dismissione, al ritardo nell’acquisizione delle minoranze e ad una riduzione dei costi.