Dollaro giù, l’euro si apprezza

federal reserveErano sei settimane che il dollaro non segnava numeri così bassi, come quelli di oggi. Sembra che le minute sui verbali rilasciati dalla Fed continuino ad influire negativamente sul biglietto verde. La nota sarebbe più che esatta visto l’empasse della banca centrale statunitense, anche se le transazioni oggi sono state decisamente poche, vista anche la concomitanza con il giorno del Ringraziamento che ha tenuto la borsa di New York a “mezza serranda”, aperta solo in mattinata. Resta comunque la debolezza del dollaro, anche se la Federal reserve sembra voler procedere con l’aumento dei tassi. Il problema rimane la divisione all’interno del board, tra chi vuole essere prudente, visto la bassa inflazione, e teme la recessione, e chi vuole essere più audace.

Probabilmente l’aumento dei tassi di dicembre ci sarà, ma intanto l’indice del biglietto verde scende dello 0,13% e la coppia EUR/USD va su dello 0,24% a quota 1,1878 dollari. Sale anche la sterlina, sul biglietto verde, a 1,3323. Sale invece il dollaro sullo yen, dello 0,10% con quotazione a 111,31, così come la coppia USD/CHF, 0,9811, con un +0,08%.

Infine i cambi con le monete dell’Oceania, alternate, con il dollaro australiano su e quello neozelandese giù. Coppia AUD/USD a 0,7619, e coppia NZD/USD a 0,6881 (-0,13%). Resta stabile la coppia USD/CAD a 1,2715.