Fed, rialzo dei tassi a giugno per favorire il dollaro

Le ultime minute provenienti da Washington e dal cuore pulsante dell’economia statunitense paiono fugare ogni dubbio.

A Pakistani money exchange dealer displays foreign currency notes at his roadside stall in Karachi on August 24, 2012. The Pakistani rupee sank to an all-time low against the dollar Friday on high oil prices and forex reserve fears as the country prepared to repay nearly $400 million to the International Monetary Fund.   AFP PHOTO/ Asif HASSAN        (Photo credit should read ASIF HASSAN/AFP/GettyImages)

La Fed ha infatti acquisito una posizione più concreta e propositiva rispetto a quanto pensassero gli addetti ai lavori: i banchieri centrali Usa sono decisi nel modificare al rialzo il costo del denaro, se l’economia interna continuerà a crescere e dall’estero non si appesantiranno i rischi di questo periodo.

Nonostante gli ultimi test dell’economia (dall’inflazione alla produzione industriale) fossero stati superati molto bene, incrementando le opportunità di un rialzo dei tassi anticipato, le ultime parole della Fed hanno generato uno scossone sui mercati: i future sui Fed Funds, strumenti che anticipano la probabilità di una variazione della politica monetaria, ora indicano una possibilità su tre di un innalzamento dei tassi a giugno. Fino a poche settimane fa erano a quota zero. Per la riunione di luglio, le chances superano ormai il 50%.

Così gli esperti di Bloomberg:

Le minute della Fed hanno mostrato che il desiderio dei banchieri di alzare i tassi a giugno supera le aspettative per un’azione. L’economia Usa sta faccendo abbastanza bene da permettere alla Fed di alzare i tassi. Ma l’economia globale è in declino e gli investitori ancora non hanno la certezza che questo innalzamento arriverà.

Le notizie provenienti oggi dal fronte macro Usa non sono state – a dire il vero – così positive: a seguito di tre rialzi consecutivi, nei sette giorni conclusi il 14 maggio il numero di lavoratori che per la prima volta hanno fatto richiesta per ricevere sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti si è attestato in ribasso, dopo avere toccato nella precedente ottava il massimo in 15 mesi.

In conclusione, le probabilità che la Fed elevi nuovamente a breve i tassi aumentano. Probabilmente sarà questo l’esito del board di giugno. Un modo per velocizzare il rally del dollaro, che si sta consolidando già da qualche seduta grazie agli ottimi dati provenienti dall’area Usa.