Forex, dollaro alle prese con la volatilità

Non è facile capire se il biglietto verde manterrà i ritmi attuali a seguito della nuova riunione Fed. Morgan Stanley segnala che la volatilità sul dollaro USA durante il ciclo di rialzo dei tassi sarà molto più alta di quella vista nei precedenti mesi.

Sino all’arrivo della decisione sui tassi di interesse del FOMC di questa settimana, i mercati sono rimasti incerti sul risultato fino all’ultimo istante.

In gran parte per via degli sviluppi internazionali, la Fed ha deciso di aspettare per rialzare i tassi, per ora, e una volta che lo farà, la banca centrale avvierà un processo di normalizzazione lento e attento, che porterà comunque ad un livello dei tassi inferiore rispetto ai massimi dei cicli di normalizzazione precedenti.

Questo suggerisce che il trend rialzista del dollaro USA è ormai completo? Morgan Stanley non è di questo parere.

A causa della natura irregolare della crisi finanziaria dopo la ripresa a livello mondiale, la politica monetaria non è così sincronizzata come un tempo. Di conseguenza, la Fed si appresta a rialzare i tassi in un contesto in cui quasi il 60% delle banche centrali sta mantenendo i tassi a minimi storici o progettando di tagliarli ulteriormente.
Il differenziale sulla politica monetaria dovrebbe quindi continuare a crescere e a offrire supporto al dollaro USA il prossimo anno, secondo l’analisi di Morgan Stanley:

E’ bene notare che il differenziale ha importanza non solo per gli investitori internazionali, ma anche per la sua base aggiusta al rischio. Con il numeratore destinato a cambiare solo marginalmente rispetto ai cicli precedenti, e con al denominatore la volatilità nel mercato del Forex, le forti strategie di carry trade che fiorirono in passato durante il ciclo precedente di rialzo della Fed torneranno in voga.