Riunione Bce, le previsioni sul cross Euro-Dollaro

Si terrà nella giornata di oggi la quinta riunione annuale della BCE, la prima dal referendum sulla Brexit. Gli analisti non si aspettano clamorose novità. In altri termini non dovrebbero essere varati nuovi stimoli monetari.

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Probabilmente il governatore Mario Draghi, alla consueta conferenza stampa pomeridiana post-board, adoperi toni molto “dovish” o accomodanti, mediante i quali lascerebbe presagire nuovi interventi a settembre, quando i tassi potrebbero essere ulteriormente tagliati e il “quantitative easing” potenziato.

Sul versante Forex questa situazione, connessa ai recenti sviluppi sul fronte europeo dovuti alle decisioni britanniche del 23 giugno scorso (il popolo d’Oltre Manica ha votato in favore della Brexit), ha naturalmente delle implicazioni di cui tenere conto.

Aspettando il comunicato ufficiale che arriverà alle ore 13.45, il cambio euro-dollaro si mostra in leggera crescita stamane a 1,102925, in calo del 2,5% su base mensile. L’indebolimento della moneta unica contro il biglietto verde americano, tuttavia, non rappresenta un fenomeno specifico, dal momento che la divisa americana ha guadagnato mediamente nel frattempo il 3,24% contro le principali valute del pianeta, a conferma, dunque, che malgrado le vicissitudini politiche, economiche e finanziarie nell’Eurozona e il trend in favore dei beni-rifugio, l’euro si mantiene relativamente forte contro il dollaro.

Secondo gli analisti di Capital Economics, se oggi Draghi dovesse apparire abbastanza“dovish”, paventando nuovi stimoli a settembre, il cambio euro-dollaro potrebbe portarsi al di sotto della soglia di 1,10 e dirigersi verso 1,08. Gli stessi preconizzano un taglio dei tassi overnight di 10 punti base al -0,50%, il potenziamento degli acquisti mensili da 80 a 90 miliardi e il prolungamento del programma di almeno altri sei mesi, oltre la scadenza ad oggi prevista del marzo 2017.