Economia americana, rimane molto disomogenea

I mercati americani proseguono nel loro trend positivo. Il listino del Nasdaq intanto ha raggiunto i 4.000 punti, livello che non si registrava da 13 anni. Secondo Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets è importante porre particolare attenzione in quanto “ in attesa della pubblicazione dei dati macroeconomici prima del lungo ponte del Thanksgiving, Wall Street potrebbe avere già iniziato a frenare dopo aver registrato una delusione sulla fiducia dei consumatori per il mese di novembre”.
L’analista pone l’accento soprattutto sui “nuovi focolai di tensione tra Cina e Giappone in Asia” che “non sembrano deporre a favore di una seduta all’insegna dell’effervescenza, mentre in Europa l’attenzione volgerà alla Gran Bretagna dove l’ultima lettura dei dati del terzo trimestre non dovrebbe riservare particolari sorprese e confermare una crescita dello 0,8% mentre sarà interessante osservare le dinamiche interne al Pil per capire se la spinta più forte provenga dalle esportazioni o dai consumi interni”.

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In sostanza riprende lo specialista, l’economia del paese a Stelle e Strisce conferma un quadro disomogeneo: “a questo punto credo che, a meno di vedere uno strabiliante dato positivo sui payrolls la prossima settimana, ormai sia davvero molto improbabile che possano intervenire ulteriori elementi tal da convincere la Fed ad anticipare il tapering a dicembre”.

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Per quanto riguarda le previsioni odierne, l’analista ritiene che “per EUR USD sopra 1,3560 potrebbe spingere il cambio a 1,3620 fintantoche si rimane sopra 1,3480. Sotto la resistenza di 1,6255 il rischio è di un ritorno a 1,6110 con un orientamento ora ribassista. La moneta unica può proseguire al rialzo solo mantenendosi al di sopra di 0,8420 mentre il USDJPY continua a mantenersi all’interno di un canale rialzista compreso tra 100,60 e 103,75”.