Sterlina, la forte crescita preoccupa la Bce

L’economia Inglese è ritornata a far vedere i muscoli dando linfa al rally che ha spinto la Sterlina per tutto il secondo semestre del 2013. La valuta britannica si è distinta negli ultimi mesi come la migliore tra quelle dei maggiori paesi sviluppati con un salto del 10 per cento dai minimi del luglio scorso rispetto al dollaro e un saldo di +9% nei sei mesi da luglio a dicembre.

Dollaro australiano debole rispetto alla Sterlina

La Sterlina ha toccato a inizio 2014 i massimi a oltre due anni rispetto al biglietto verde oltre quota 1,66, mentre contro l’euro è toccato i massimi a un anno con cross Euro/sterlina sceso fino a 0,823, spiegano gli analisti di Rbs bank. Il consensus Bloomberg vede il cross euro/ pound a quota 0,81 a fi ne 2014.  Dopo un momentaneo ritracciamento dai massimi, il pound venerdì scorso ha ripreso a correre sostenuto ancora una volta da indicazioni molto positive dalla congiuntura economica. Le vendite al dettaglio britanniche hanno segnato un balzo del 2,6% su base mensile a dicembre, pari al maggior progresso mensile dal febbraio del 2010, con un +5,3% annuo che fa presagire un trimestre fi nale del 2013 ancora in forte crescita per il Pil.

Sterlina inglese, in recupero rispetto al dollaro Usa

Nel terzo trimestre il ritmo di crescita dell’economia è stato dell’1,9% su base annua (+0,8% su base trimestrale). Le attese sono di un ritmo di crescita sostenuto anche quest’anno. Le nuove stime del governo diffuse il mese scorso sono di una crescita del Prodotto interno lordo del 2,4% quest’anno rispetto al +1,8% indicato in precedenza.  A intralciare la crescita oltremanica potrebbe essere proprio l’eccessivo apprezzamento della valuta. In tal senso nell’ultima riunione del 2013 la Bank of England (Boe) ha posto l’accento per la prima volta sul pericolo che un’ulteriore ascesa della valuta britannica si faccia sentire negativamente sulle esportazioni del paese.