Capitalizzazione delle società quotate in Borsa

In Borsa la capitalizzazione di una società è considerata un dato importante non solo perchè spesso viene associata al livello di liquidità dell’azienda stessa ma anche perchè nella maggior parte dei casi viene attribuito un maggior peso alle società che presentano una maggiore capitalizzazione.

In altre parole la capitalizzazione rappresenta uno dei principali indicatori del valore della società sul mercato, tuttavia questo non vuol dire la capitalizzazione di una società coincida con il valore reale della società stessa, anzi, è davvero raro che questi due dati coincidano.

Effetti negativi divieto di vendite allo scoperto

A partire dallo scorso 12 agosto sono state vietate per 15 giorni le vendite allo scoperto in Italia, Belgio, Francia e Spagna, una decisione accolta in modo favorevole dalle associazioni dei consumatori che hanno addirittura chiesto alla Consob di rendere permanente questo divieto.

L’obiettivo di questa decisione è quello di limitare quanto più possibile le speculazioni, tuttavia secondo un’indagine condotta dalla Cass Business School dell’Università di Londra si tratta di una misura che può avere effetti dannosi e annullare completamente gli eventuali benefici derivanti dalla forte limitazione della speculazione.

Quotazione Prada ad Hong Kong, avviato il processo

Dopo i rumors degli ultimi mesi, attraverso una nota Prada ha confermato di voler avviare la quotazione dell’azienda presso la Borsa di Hong Kong.

Nonostante se ne parlasse già da un pò di tempo e nonostante siano state più volte spiegate le ragioni della quotazione ad Hong Kong di Prada, la notizia ha comunque stupito visto che nessuno si aspettava che un’azienda simbolo del made in Italy scegliesse la borsa cinese anzichè quella di Milano.

Settori su cui investire nel 2011

A pochissimi giorni dalla fine del 2010 il bilancio annuale vede premiati sul mercato europeo il settore dell’auto (+50%), il settore industriale (+33%), i beni personali (+26%), il comparto dei viaggi (+24%), le materie base (+24%) e il settore della chimica (+22,5%), mentre tra i più deboli troviamo il settore bancario (-9%) e quello delle utilities (-9%).

Su mercati europei, dunque, complessivamente sono soltanto due i settori che mostrano un trend negativo, quindi il 70% dei titoli quotati sono in territorio positivo.

Cosa sono i futures

I futures sono contratti a termine la cui principale caratteristica è quella di essere standard, quindi possono essere facilmente negoziati in Borsa, a differenza di quelli personalizzati che invece non possono essere scambiati sul mercato.

Essendo dei contratti standard, dunque, i futures non possono essere modificati dalle parti che con l’acquisto del contratto si impegnano ad acquistare l’attività sottostante secondo il prezzo e la scadenza prestabilita. Le attività sotostanti dei futures possono essere di vario tipo, a partire dalla materie prime fino ad arrivare alle attività finanziarie, passando per le valute e gli indici di Borsa.

Perchè Prada preferisce la Borsa di Hong Kong

Dopo le voci su una possibile quotazione di Prada alla Borsa di Hong Kong sono in molti a chiedersi come mai un’azienda simbolo del made in Italy scelga di quotarsi alla Borsa cinese anziché a Piazza Affari.

Le ragioni, in realtà, sono molto più numerose di quanto ci si possa aspettare. In primo luogo bisogna considerare che la Cina negli ultimi anni è diventato il mercato di riferimento per il settore del lusso e le previsioni per i prossimi anni non accennano ad alcun cambiamento di direzione.

Saipem nuovo contratto in Canada

Saipem si è aggiudicato un nuovo contratto onshore in Canada per un valore di circa 1 miliardo di dollari canadesi, pari a circa 754 milioni di euro. Il gruppo, infatti, è riuscito ad aggiudicarsi una commessa da parte di Husky Oil nell’ambito del progetto Sunrise Cpf (Central Processing Facilities), ossia la prima fase del progetto Sunrise Oil Sands.

Il progetto sarà ultimato nei primi mesi del 2014 e ha ad oggetto lo sfruttamento di sabbie bituminose localizzate in Alberta mediante l’utilizzo di una tecnologia che si serve del vapore per fluidificare il bitume e renderne possibile l’estrazione.

Bilancio Geox gennaio settembre 2010

Nel corso dei primi nove mesi dell’anno l’andamento delle attività dell’azienda produttrice della cosiddetta “scarpa che respira” è lievemente migliorata rispetto ai mesi scorsi, circostanza che ha permesso di ridurre il divario con l’esercizio precedente, soprattutto grazie alla buona performance realizzata dai negozi monomarca.

Nel periodo compreso tra gennaio e settembre, in particolare, Geox ha realizzato ricavi per 736,5 milioni, rispetto ai 780,6 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, un Ebitda di 143,3 milioni, rispetto ai 191,9 milioni dei primi nove mesi del 2009, un Ebit di 113,8 mln, rispetto ai precedenti 154,4 milioni, e un utile netto di 72,4 milioni, rispetto ai precedenti 89,7 milioni.

Trimestrale Brembo luglio settembre 2010

Il Consiglio di amministrazione di Brembo ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un utile netto pari a 268,9 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Gli incrementi di maggior rilievo sono stati registrati nel settore dei veicoli commerciali (+39,5%) e in quello delle motociclette (+34,3%). Bene anche il settore delle auto, in crescita del 27,6% soprattutto grazie alla ripresa del mercato nordamericano ed europeo. Nel corso dello scorso trimestre, inoltre, sono tornati in positivo anche il settore delle corse (+4,7%) e quello della sicurezza passiva (+9,7%).

Enel Green Power promossa da Banca Leonardo

A più di una settimana dal suo debutto in Borsa, la quotazione Enel Green Power non è ancora riuscita a toccare il suo prezzo minimo di collocamento, fissato a 1,6 euro. Nonostante questo sia il management del colosso energetico che alcuni tra i più autorevoli esperti si sono detti certi del potenziale di Enel Green Power.

Tra questi gli analisti di Banca Leonardo che hanno avviato la copertura fissando una raccomandazione “buy” e un target price a 1,9 euro, ossia un valore superiore del 24% rispetto a quello attuale.