Effetto Kuroda spinge dollaro/yen ai massimi dal 2008

haruiko kuroda boj

Non si placa sui mercati valutari quello che ormai è stato soprannominato come “effetto-Kuroda”, ovvero l’annuncio del neo-governatore della Bank of Japan all’inizio di aprile scorso di un nuovo programma di quantitative easing che ha provocato una nuova violenta svalutazione della moneta nipponica. Il Giappone sta attuando una politica monetaria ultra-espansiva senza precedenti. Il processo reflazionistico sta mettendo sotto pressione lo yen e mettendo il turbo alla borsa di Tokyo. Stamattina l’indice Nikkei-225 ha guadagnato il 2,3%, salendo sopra 15mila punti ai massimi da dicembre 2007.

Cambio dollaro/yen a 120 entro fine 2013 secondo Credit Suisse

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Sul forex prosegue l’interesse di trader e investitori per l’andamento dello yen, che continua a svalutarsi nei confronti delle altre valute mondiali. In particolare il tasso di cambio dollaro/yen resta il più interessante da un punto di vista operativo e anche il più analizzato da trader e analisti finanziari. Con lo yen ai minimi dal 2008 sul dollaro, ritorna l’interrogativo sulla sostenibilità del rally visto che negli ultimi 6 mesi la valuta giapponese ha già perso il 27% sul biglietto verde.

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Super-dollaro grazie a sussidi ai minimi dal 2008

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Sul forex è tornata la voglia di comprare dollari americani, in una fase storica in cui continua ad aumentare il gap di competitività economica tra il gigante a stelle e strisce e le altre potenze occidentali. A partire da ieri pomeriggio il biglietto verde ha ripreso la sua marcia rialzista, favorito dall’ottimo dato relativo alle nuove richieste di sussidi settimanali di disoccupazione, diminuite di altre 4mila unità a 323mila. Si tratta del livello più basso da gennaio 2008, che si somma a quello della disoccupazione scesa ai minimi degli ultimi 5 anni.

Dollaro supera quota 100 yen ai massimi da 4 anni

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Lo tsunami di liquidità scatenato dal Giappone negli ultimi mesi continua a sortire effetti particolarmente rilevanti sul complesso e variegato mondo delle valute internazionali. Da ieri è ripartito il trend ribassista di medio periodo dello yen, che ha visto la divisa nipponica svalutarsi con decisione nei confronti di dollaro, euro, sterlina e altre valute importanti. In particolare, il tasso di cambio dollaro/yen ha superato quota 100 per la prima volta da aprile 2009. Stanotte il cross si è spinto fino a 101,19, sui massimi degli ultimi 4 anni.

Valute emergenti asiatiche in rialzo dopo voto in Malesia

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Stanotte i mercati asiatici hanno mostrato grande vivacità, nonostante la chiusura per festività della borsa di Tokyo. A rendere dinamica la seduta odierna è stato il voto in Malesia, dove il partito al potere da ben 50 anni (Barisan Nasional) ha vinto nuovamente le elezioni dissipando gli ultimi timori per un cambiamento dell’esecutivo. L’indice Klci della borsa di Kuala Lumpur ha segnato un rialzo del 3,1%, mentre il ringitt malesiano ha guadagnato il 2,3% sul dollaro americano in una sola seduta di trading.

Yen si rafforza dopo dati macro giapponesi positivi

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Stamattina è in corso una lieve rivalutazione dello yen, a seguito della pubblicazione del dato sulla produzione industriale in Giappone nel mese di marzo. Dal dato è emerso che la terza economia più grande al mondo sta recuperando, dopo aver sperimentato lo scorso anno la quinta recessione degli ultimi quindici anni e una serie interminabile di anni in deflazione. Per il quarto mese consecutivo la produzione industriale è cresciuta, questa volta a +0,2% su base mensile. Il risultato è però inferiore alle attese degli analisti e al dato precedente.

BoJ conferma tassi a zero e politica monetaria ultraespansiva

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Il meeting della Bank of Japan si è concluso questa mattina con diverse conferme sul fronte della politica monetaria ultraespansiva inaugurata a inizio mese dal neo-governatore Haruiko Kuroda, che ha deciso di portare avanti un piano di allentamento monetario senza precedenti per sconfiggere una volta per sempre la deflazione che morde il paese del Sol Levante ormai da 15 anni. La BoJ ha confermato l’intenzione di voler raddoppiare la base monetaria per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2% entro due anni.

Yen in rialzo su ricoperture degli short

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Dopo la chiusura di ieri sera di Wall Street in territorio negativo, stamattina la borsa di Tokyo ha registrato un frazionale rialzo nonostante lo yen abbia mostrato una buona tenuta nel corso della sessione asiatica. L’indice azionario Nikkei-225 ha chiuso con un progresso dello 0,6% a 13.926 punti, aggiornando così i massimi più alti da giugno 2008. In rialzo anche l’indice Topix (+0,7%). In attesa del meeting della Bank of Japan di domani, sul forex lo yen sta rimbalzando grazie soprattutto alle ricoperture di short di breve termine.

Cambio dollaro/yen segnale long sopra 100

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Sui mercati finanziari sembra essere tornata l’euforia dopo una breve fase di appannamento. Le borse viaggiano col vento in poppa, mentre sul mercato obbligazionario non si ferma il rally dei bond governativi dell’eurozona. Sul mercato delle valute il sentiment positivo contribuisce a tenere sotto pressione lo yen, che continua a deprezzarsi contro le major currencies. Stamattina la borsa di Tokyo è salita sui livelli più alti degli ultimi 5 anni, approfittando proprio della debolezza della valuta nipponica. Il tasso di cambio dollaro/yen quota a 99,60, mentre il cambio euro/yen è a 129,70.

Dollaro sotto quota 98 yen dopo deludenti dati macro cinesi

Stamattina prosegue il rimbalzo dello yen, iniziato venerdì quando sui mercati finanziari sono scattate le prese di beneficio dopo diversi giorni chiusi consecutivamente in rialzo. La moneta nipponica è favorita temporaneamente dal minore appetito per il rischio degli investitori, sorpresi dalla battuta d’arresto della Cina relativamente al pil e alla produzione industriale. Infattti, nel primo trimestre del 2013 il pil della Cina è cresciuto “solo” del 7,7% su base annua, sotto le stime degli analisti che si aspettavano una crescita dell’8%. Nel quarto trimestre del 2012 il pil era aumentato del 7,9%.