Quali sono i tassi dei mutui

Per calcolare quanto costa un mutuo bisogna aggiungere alla somma oggetto del finanziamento il tasso di interesse e lo spread, ossia la percentuale che rappresenta il guadagno della banca.

Sul fronte dei tassi di interesse la determinazione avviene sulla base di indici finanziari a lungo termine in caso di mutui a tasso fisso o a breve termine in caso di mutui a tasso variabile. I parametri adottati per la determinazione del tasso di interesse del mutuo sono tre: l’Euribor, l’Euris e il Tasso Bce.

Ammortamento mutuo

La maggior parte delle persone che decide di accendere un mutuo, oltre a dover scegliere tra tasso fisso e tasso variabile, o se in alternativa optare per un mutuo con cap, deve anche documentarsi su alcun termini base di cui è necessario conoscere il significato.

Tra questi figura l’ammortamento, una delle parole più ricercate dalle persone che stanno per ricorrere ad un finanziamento per l’acquisto di un immobile.

Quanto costa un mutuo

In cima alla lista dei desideri della maggior parte degli italiani c’è quello di avere una casa propria, non è un caso quindi che l’80% delle famiglie italiane sia proprietaria della casa in cui vive. La precarietà del mondo del lavoro e un andamento dei prezzi degli immobili di fatto incompatibile con la maggior parte dei redditi dei giovani sotto i 30 anni ha però reso sempre più difficile acquistare una casa, soprattutto in considerazione delle garanzie richieste dalle banche per la sottoscrizione di un mutuo.

Ma quanto costa realmente un mutuo? Questa è la domanda che si pone la maggior parte delle persone che intende acquistare una casa. Ovviamente si tratta di una domanda per la quale non può essere fornita una risposta univoca, in quanto tutto dipende dalla tipologia di finanziamento e dalla durata dello stesso.

Agevolazioni mutui decreto sviluppo

Alla luce del recente rialzo dei tassi di interesse attuato dalla Banca centrale europea e delle previsioni che vedono ulteriori e graduali rialzi che porteranno il tasso di riferimento al 2% entro il primo trimestre 2012, il governo ha deciso di venire incontro alle famiglie che hanno un mutuo a tasso variabile e che potrebbero veder lievitare la rata mensile nel corso dei prossimi mesi.

La bozza del decreto per lo sviluppo che verrà approvata domani, infatti, prevede tra le varie misure la possibilità per le famiglie meno abbienti di rinegoziare le condizioni del mutuo a tasso variabile.

Mutuo a Tasso Misto Poste Italiane

Tra i mutui Poste Italiane, il Mutuo a Tasso Misto rappresenta un’ottima soluzione per coloro che non riescono a decidere tra tasso fisso e tasso variabile. Questa soluzione, in particolare, consente di iniziare con l’applicazione di uno dei due tassi e include la possibilità di rivedere tale scelta ogni due, cinque o dieci anni.

Nel caso in cui si decide di optare per la variante che consente di rivedere la propria scelta ogni due anni, sul fronte dei tassi di interesse occorre distinguere a seconda del caso in cui si sceglie di partire dal tasso fisso oppure dal tasso variabile.

Mutuo chirografario

Il mutuo chirografario, detto anche mutuo chirografico, è un particolare tipo di mutuo che si differenzia soprattutto perchè non viene garantito da ipoteca ma solo da una sottoscrizione cartacea, per questo motivo si tratta di un mutuo che generalmente viene concesso per una somma di denaro di modesta entità, in genere per una cifra non superiore ai 30.000 euro, e per una durata generalmente molto breve, non più di 4-5 anni.

Il mutuo chirografario, dunque, si basa su un semplice impegno scritto e la garanzia fornita non è la classica ipoteca, bensì altre tipologie di garanzia che variano a seconda dei casi (ad esempio garanzie cambiarie, garanzie personali, pegno sui titoli, ecc.)

Mutui Poste Italiane 2011

L’offerta di prodotti bancari di Poste Italiane si arricchisce di anno in anno. Sempre più italiani, infatti, si rivolgono alle poste non solo per l’interessante rendimento dei Buoni Fruttiferi Postali o per la convenienza dei conti correnti, dal momento che per la maggior parte delle persone non assume alcuna rilevanza la differenza tra i conti correnti postali e i conti correnti bancari, ma anche per accendere un mutuo finalizzato sia all’acquisto che alla ristrutturazione dell’abitazione.

Di seguito le diverse tipologie di Mutui Bancoposta offerti da Poste Italiane per l’acquisto della prima o della seconda casa.

Mutuo con cap

Chi deve scegliere il tipo di mutuo da sottoscrivere per acquistare un immobile non si trova più costretto ad affrontare il classico dilemma tra tasso fisso e tasso variabile, ormai infatti tutti gli istituti di credito accanto ai mutui a tasso variabile e ai mutui a tasso fisso offrono i mutui con cap, ossia dei mutui a tasso variabile con un tasso massimo che viene determinato al momento della stipula e che non potrà mai essere superato, a prescindere dal reale andamento dei tassi di interesse.

Si tratta di una fattispecie che, almeno all’apparenza, risulta molto conveniente e appetibile in quanto consente di sfruttare il maggior risparmio offerto dal tasso variabile e al tempo stesso di dormire sonni tranquilli, sapendo che la propria rata non potrà mai salire oltre una soglia predeterminata.

Misure del governo sui mutui a tasso variabile

Nonostante gli esperti hanno tranquillizzato le famiglie con un mutuo a tasso variabile, spiegando loro che a fronte del recente aumento dei tassi di interesse e degli attesi e ulteriori incrementi nel corso dei prossimi mesi non sempre conviene passare al fisso in quanto si tratta di una scelta che comporta un maggior esborso a fronte di una convenienza futura e non certa, il governo ha deciso di intervenire per aiutare le famiglie che hanno sottoscritto un mutuo di questo tipo e che nel corso del prossimi mesi potrebbero veder lievitare la rata mensile.

L’intervento del governo si tradurrà in una norma inclusa nel decreto per lo sviluppo che il Consiglio dei Ministri approverà il prossimo 6 maggio e che è frutto della collaborazione tra il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari.

Mutui con cap più convenienti 2011

Le famiglie che hanno un mutuo a tasso variabile in questo periodo stanno seriamente valutando la possibilità di rinegoziare il mutuo scegliendo tra i mutui a tasso fisso più convenienti 2011. Il tasso fisso, tuttavia, non è la sola alternativa la tasso variabile, quasi tutte le banche ormai propongono ai propri clienti anche il cosiddetto mutuo con cap, ovvero un mutuo a tasso variabile ma che prevede un tetto massimo oltre il quale il tasso non può salire.

Questa tipologia di mutuo, quindi, consente da un lato di beneficiare dei vantaggi del tasso variabile e dall’altro di dormire sonni tranquilli, essendo certi che la rata del mutuo non potrà mai superare una soglia predeterminata.