Fiat lancia bond ottobre 2016 a tasso fisso

Fiat Finance, controllata di Fiat, questa mattina ha lanciato sul mercato un bond a tasso fisso a quattro anni con scadenza ottobre 2016.

L’ottimo rendimento offerto dai titoli, pari al 7,75%, ha attirato un gran numero di investitori, tanto che secondo le prime stime poco dopo le 12 di questa mattina gli ordini ricevuti si aggiravano intorno agli 1,3 miliardi di euro.

CoCo Bond possibile emissione di Monte dei Paschi di Siena

L’amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, Fabrizio Viola, ha annunciato che il management dell’istituto sta studiando la possibilità di emettere CoCo bond per rafforzare il patrimonio dell’istituto.

La banca, ha spiegato Viola, sta valutando la possibilità di emettere strumenti di questo tipo insieme agli organi di vigilanza, non solo perché si tratterebbe della prima operazione di questo tipo sul mercato italiano ma anche per ragionare sulle modalità di collocamento di questo nuovo strumento.

Rating bond Enel 2012-2018

A cinque giorni da quella che era stata inizialmente indicata come la data di chiusura del collocamento delle obbligazioni Enel a sei anni a tasso fisso e variabile, il colosso energetico italiano non solo ha chiuso già da una settimana il collocamento ma ha anche già indicato il rendimento definitivo dei titoli offerti e la raccomandazione fissata dalle agenzie di rating su sua esplicita richiesta.

Enel ha infatti comunicato che alle emissioni obbligazionarie retail a tasso fisso (ENEL TF 2012-2018) e a tasso variabile (ENEL TV 2012-2018) è stato assegnato rating “A-” da Standard & Poor’s e Fitch, mentre Moody’s ha espresso rating “A3”.

Investire in bond bancari e societari nel 2012

Il peso da assegnare nel proprio portafoglio alle obbligazioni bancarie e societarie dipende senza dubbio dal livello di propensione al rischio dell’investitore, soprattutto alla luce del calo dei prezzi e dell’aumento dei rendimenti registrato nel corso dell’ultimo periodo.

In ogni caso, a prescindere dall’entità della quota che si intende destinare e che deve essere commisurata al grado di rischio che intende assumere l’investitore, il consiglio degli esperti è quello di attuare un’attenta diversificazione in termini di settori.

Rendimento definitivo obbligazioni Enel 2012

Il collocamento delle obbligazioni Enel a tasso fisso e a tasso variabile partito il 6 febbraio scorso, come testimonia la decisione di chiudere anticipatamente l’offerta il 13 febbraio, ha riscosso un enorme successo.

Il colosso energetico italiano è infatti riuscito a coprire l’intero ammontare offerto, pari a 3 miliardi di euro, a fronte di una domanda pari a 5 miliardi di euro.

Bond Enel probabile chiusura anticipata lunedì 13

A Piazza Affari il titolo Enel segna un rialzo di mezzo punto percentuale circa a 3,294 euro, dopo aver aperto la seduta in leggera flessione e aver poi recuperato segnando un rialzo di oltre un punto percentuale nel corso della mattinata.

Ad influire positivamente sull’andamento del titolo del colosso energetico, che viaggia oggi in controtendenza rispetto ai principali indici azionari, sono sopratutto le indiscrezioni in merito all’andamento del collocamento di bond iniziato lo scorso lunedì, che pare abbia fatto registrare un vero e proprio record di richieste.

Rendimento obbligazioni Enel 2012

L’offerta delle obbligazioni Enel a tasso fisso e a tasso variabile partirà lunedì 6 febbraio 2012 per terminare il giorno 24 dello stesso mese, a meno che non si decida di chiuderla anticipatamente per copertura integrale prima della scadenza del termine oppure di prorogarla ulteriormente oltre la scadenza prestabilita.

Investire in obbligazioni bancarie subordinate

Coloro che intendono investire in obbligazioni mediante la composizione di un portafoglio obbligazionario con alta propensione al rischio possono valutare seriamente l’idea di puntare parte del proprio capitale in obbligazioni subordinate, ossia titoli decisamente più rischiosi rispetto alle obbligazioni tradizionali e a cui però, come accade per la maggior parte degli investimenti rischiosi, corrisponde un maggior rendimento.

Investire in obbligazioni in valute estere

L’interesse degli investitori verso le obbligazioni denominate in valute diverse dall’euro nasce non tanto dalla necessità di individuare tipologie di titoli che presentano caratteristiche diverse rispetto a quelle dell’area euro ma dalla possibilità che la valuta in cui è espresso il titolo si rivaluti, in modo tale da sfruttare le potenzialità di rialzo della valuta prescelta e da avere una sorta di paracadute nel caso in cui l’euro dovesse registrare perdite clamorose a causa dell’aggravarsi della crisi del debito sovrano.