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Euro ai minimi da 6 settimane sfiora 1,29 dollari

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Sul forex la valuta più acquistata resta il dollaro americano, che beneficia dei recenti dati macroeconomici positivi negli Stati Uniti soprattutto per ciò che concerne il recupero del mercato del lavoro, che sta sperimentando un calo delle richieste di sussidi e del tasso di disoccupazione ai livelli di cinque anni fa. Inoltre, iniziano a circolare voci di una possibile exit strategy della Fed, ovvero un ritorno alla politica monetaria convenzionale senza ulteriori immissioni di liquidità nel sistema dopo ben 5 anni di quantitative easing.

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Cambio euro/dollaro ai minimi da oltre un mese sotto 1,30

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La forza generalizzata del dollaro americano sui mercati valutari è stata decisiva anche per le sorti del tasso di cambio euro/dollaro, che fino a giovedì scorso sembrava ancora avere le carte in regola per puntare verso quota 1,32. Poi il crollo, dovuto a un enorme flusso di acquisti sul biglietto verde a seguito della pubblicazione del dato delle nuove richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione, scese sui livelli più bassi degli ultimi 5 anni. Il cross euro/dollaro ha innescato la retromarcia ed è crollato sotto 1,30.

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Euro sotto 1,3040 dollari con sussidi Usa ai minimi da 5 anni

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La giornata di ieri è stata caratterizzata dall’annuncio della Bce del nuovo livello dei tassi di interesse nell’area euro. Il tasso Refi è sceso sul nuovo minimo storico dello 0,5%, a seguito del taglio di un quarto di punto effettuato dall’Eurotower. Si tratta della prima modifica dei tassi dell’anno, che in realtà arriva dopo ben dieci mesi di immobilismo. Sul forex grande volatilità sul tasso di cambio euro/dollaro che, dopo l’ascesa fino a 1,3220 circa, è crollato fin sotto 1,3040.

Cambio euro/dollaro supera 1,32 in attesa tassi Bce

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In attesa di conoscere le decisioni della Bce sui tassi di interesse nell’area euro, sul forex la moneta unica continua a mostrare una buona intonazione. Il tasso di cambio euro/dollaro è riuscito a superare la resistenza di 1,32 e a spingersi fino a 1,3242, il massimo più alto da oltre due mesi. L’exploit del cambio è avvenuto nella giornata in cui la Fed ha confermato i tassi vicino allo zero e il piano di quantitative easing da 85 miliardi di dollari al mese.

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Cambio euro/dollaro in trading range tra 1,31 e 1,30

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Nelle ultime ore il forex è stato molto influenzato dalla riunione del G-20 in corso a Washington, dove oggi chiude la seconda giornata di lavori per i ministri finanziari e i governatori delle banche centrali. Il tasso di cambio euro/dollaro ha cominciato a muoversi in trading range tra area 1,31 e 1,30. Due giorni fa euro crolla a 1,30 dopo parole di Weidmann (Bundesbank), ma riesce a rimbalzare appoggiandosi sul supporto-chiave fino a sfiorare quota 1,31. Ieri i prezzi sono saliti fino a 1,3095.

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Euro sotto 1,30 dollari nel primo trimestre 2013

Salvo clamorose sorprese dell’ultima ora il tasso di cambio euro/dollaro chiuderà il primo trimestre del 2013 sotto la soglia psicologica di 1,30, evidenziando così un chiaro segnale di debolezza. Negli ultimi tempi il calo della moneta unica si è accentuato, a seguito della crisi di Cipro, delle indicazioni negative provenienti dai dati macro europei, per l’incertezza sullo scenario politico italiano e per l’ampliamento degli spread. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro quota in area 1,28, ma due giorni fa è sceso sui minimi più bassi degli ultimi 4 mesi a 1,2750.

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Cambio euro/dollaro crolla a 1,2750 sui minimi a 4 mesi

Non si ferma la discesa del tasso di cambio euro/dollaro, che sul mercato internazionale delle valute estere ha evidenziato un nuovo deciso calo fino a 1,2750. I prezzi hanno così aggiornato i minimi più bassi degli ultimi 4 mesi e ora potrebbero approfondire ulteriormente fino a spingersi in area 1,2660, area di supporto giornaliera molto importante per il trend di medio-lungo periodo. A decretare la nuova flessione del cambio è stato il clima di forte negatività presente sui mercati europei.

Previsioni euro/dollaro 5 dicembre 2012

In attesa della riunione della BCE di domani, non accenna a fermarsi il trend rialzista dell’euro sui mercati internazionali delle valute. Il tasso di cambio euro/dollaro è salito sui massimi più alti delle ultime 7 settimane a 1,3126. La moneta unica europea, spinta al rialzo anche dal buon sentiment presente sui mercati finanziari, è in forte guadagno anche contro le altre principali valute mondiali. Infatti, il tasso di cambio euro/yen è salito sui livelli più alti dal 22 aprile scorso a 107,95, mentre euro/sterlina è volato fino a 0,8145.

Cambio euro/dollaro a 1,32 entro fine anno?

Sul Forex gli investitori sono attualmente lunghi di euro e corti di dollari americani. Ieri questa dicotomia si è accentuata dopo la notizia del lancio del piano di riacquisto del debito da parte della Grecia ma soprattutto a causa del brutto dato dell’Ism manifatturiero americano, che a novembre è sceso sotto la soglia dei 50 punti, considerata uno spartiacque tra crescita e rallentamento economico. Infatti, il dato è sceso sui minimi di luglio 2009 dopo ben due mesi consecutivi di crescita, anche se molti analisti ritengono che abbia impattato negativamente sul risultato il passaggio dell’uragano Sandy.

Cambio euro/dollaro verso 1,31 dopo annuncio buyback debito Grecia

Giornata positiva per i mercati finanziari, sostenuti dal buon dato sull’attività manifatturiera in Cina che a novembre è cresciuta per il secondo mese consecutivo sopra la soglia di 50 punti, spartiacque tra crescita e rallentamento economico. Sul Forex il tasso di cambio euro/dollaro resta forte, grazie soprattutto all’annuncio del lancio dell’operazione di riacquisto del debito da parte della Grecia, che era una delle condizioni necessarie per accedere al terzo pacchetto di aiuti di Europa e Fmi. Il cambio euro/dollaro quota attualmente a 1,3032, non lontano dai top di giornata.