Sulle quotazioni dell’oro pesa l’incognita fiscal cliff

Il mercato dell’oro resta piuttosto volatile, dopo che tre giorni fa la quotazione è scesa sui minimi a due mesi a 1.672,5 dollari l’oncia. Negli ultimi tre giorni, però, si è assistito ad una ripresa dei prezzi, che sono riusciti addirittura a tornare sopra 1.730 dollari nella seduta di ieri. La volatilità di brevissimo periodo è aumentata molto rispetto alla media, per cui è diventato anche più difficile fare previsioni accurate sull’andamento delle quotazioni a breve termine. Ad ogni modo anche sull’oro incombe la minaccia del fiscal cliff negli Stati Uniti.

Oro può superare 2.000$ a fine 2012 secondo Saxo Bank

Arriva una nuova indicazione positiva sulla quotazione dell’oro, che negli utlimi tempi ha sperimentato una decisa flessione dai top di periodo toccati ad inizio mese poco sotto 1.800 dollari l’oncia. Questa volta è Saxo Bank a consigliare l’acquisto di oro. Secondo gli esperti della banca danese, il prezzo dell’oro potrebbe toccare quota 2.075 dollari l’oncia entro fine anno spinto dagli acquisti cinesi. Nella nota diffusa da Saxo Bank si legge che “esiste la possibilità che i prezzi superino il massimo storico di 1.921 dollari l’oncia a dicembre”.

Banche centrali riducono riserve auree per la prima volta nel 2012

Secondo i dati raccolti dal Fondo Monetario Internazionale, a settembre 2012 è avvenuta una diminuzione delle riserve auree delle abnche centrali. E’ la prima volta che accade da inizio anno. Le vendite hanno toccato le 4,5 tonnellate e sono arrivate soprattutto dalle banche centrali di Russia e Bielorussia. Hanno venduto molto anche Messico, Repubblica Ceca e Kazakhstan. Il Venezuela ha invece comunicato in ritardo si aver venduto ad agosto scorso 3,7 tonnellate di lingotti d’oro. In controtedenza troviamo il Brasile.

Quotazione Oro ai minimi da inizio settembre 2012

Ancora un calo per il prezzo dell’oro, mentre le banche d’affari e i broker internazionali continuano ad alzare le stime sul prezzo medio del metallo giallo per il prossimo biennio. Stamattina il prezzo dell’oro è sceso poco sotto 1.706 dollari l’oncia, avvicinandosi così sempre più alla soglia psicologica di 1.700 dollari l’oncia. Il nuovo tonfo dell’oro porta la quotazione sui minimi da oltre un mese. Dai top di periodo di 1.796 dollari, toccati lo scorso 5 ottobre, la quotazione dell’oro è scesa del 5%.

Oro, fine della corsa?

Negli ultimi giorni l’oro ha mostrato segnali di debolezza, in concomitanza del ritorno del sentiment di avversione al rischio sui mercati finanziari. Sebbene sia considerato da sempre un bene rifugio nei periodi di maggiore turbolenza sui mercati, da circa un anno gli investitori comprano oro soprattutto nei momenti di euforia mentre quando le cose si mettono male il prezioso metallo giallo presenta un minore appeal. E’ quello che sta succedendo anche questa volta. La quotazione dell’oro è tornata a 1.760$ l’oncia, dopo aver sfiorato quota 1.800$ solo pochi giorni fa.

Quotazione oro in euro ai massimi storici

Il trend rialzista di lungo periodo dell’oro sembra non conoscere ostacoli e di tanto in tanto vengono aggiornati nuovi record assoluti. Questa volta non si tratta del valore dell’oro espresso in dollari americani, bensì della quotazione del metallo giallo espresso in euro. Infatti, complice anche la recente correzione della moneta unica europea e il contestuale apprezzamento del metallo prezioso, la quotazione dell’oro in euro ha raggiunto il massimo storico di 1.380 dollari l’oncia. L’oro, espresso in dollari, continua a salire e stamattina ha superato quota 1.783 dollari.

Morgan Stanley consiglia di acquistare oro

Da quando la Federal Reserve ha lanciato il terzo round di allentamento monetario (QE3), lo scorso 13 settembre, banche d’affari e broker hanno cominciato a raccomandare l’acquisto di oro in vista di una probabile svalutazione del dollaro americano e di un aumento dell’inflazione nel medio periodo. L’oro resta il bene rifugio per eccellenza sui mercati finanziari in un momento in cui c’è scarsa fiducia sulla moneta cartacea, considerando i continui interventi delle banche centrali volti a inondare i mercati con nuova liquidità.

Oro si avvicina a 1.800$ l’oncia grazie alla FED

L’annuncio del terzo piano di quantitative easing da 40 miliardi di dollari al mese da parte della FED ha spinto al rialzo le quotazioni dell’oro, che sono passate in poche ore da area 1.720$ a 1.780$ circa. L’exploit dell’oro era nell’aria e molti investitori puntavano da tempo sul lingotto, sulle aspettative di un nuovo round di allentamento monetario da parte di Bernanke. La politica ultra-accomodante della FED dovrebbe spingere sempre più al rialzo il metallo giallo anche nelle prossime settimane.

Oro a 2.000$ entro metà 2013 secondo Gfms

La maggior parte degli analisti finanziari sono tutti d’accordo: l’oro ha le carte in regola per mettere a segno una serie di rialzi a settembre e probabilmente anche nei prossimi mesi, in scia alle aspettative di nuovi stimoli monetari che la Fed potrebbe mettere in atto per ridare fiato ad un’economia americana che cresce a ritmi molto lenti. Ieri la quotazione dell’oro ha sfiorato 1.699 dollari l’oncia, a un passo dalla soglia psicologica dei 1.700 dollari.

Prezzo Oro non raggiungerà 2.000$ nel 2012

Se ad inizio anno la maggior parte degli analisti finanziari era convinta che l’oro potesse raggiungere, e magari anche superare, quota 2.000$ l’oncia, con l’inizio del secondo trimestre 2012 i dubbi sul rally di lungo termine dell’oro sono aumentati e ora si tende ad essere molto più prudenti sulle valutazioni del metallo giallo. Da un punto di vista fondamentale, l’oro sta soffrendo il calo della domanda proveniente da India e Cina, che sono i maggiori consumatori di oro al mondo.