Previsioni sull’Euro per il 30 dicembre 2011

Ieri l’euro ha toccato un minimo a 15 mesi contro il dollaro americano a 1.2857, un nuovo minimo decennale contro lo yen a 100.04, un nuovo minimo annuale contro il dollaro canadese a 1.3169 e un nuovo minimo storico contro il dollaro australiano a 1.2721. Solo contro la sterlina, ieri la più venduta sui mercati, l’euro ha evitato il tracollo ma 9 giorni fa era stato toccato un bottom a 12 mesi a 0.8302. Questi numeri sono piuttosto eloquenti sullo stato di salute della moneta unica europea e il nuovo anno potrebbe portare poche sorprese positive. Da gennaio dovrebbe ripartire la carica delle agenzie di rating, che hanno fatto intendere più volte di essere pronte a nuovi downgrade a catena.

Il tasso di cambio euro/dollaro sta comunque provando a rimbalzare dalla major support area giornaliera di 1.2870-50, identificata spesso come area di target minimo della fase discendente in atto da diversi mesi. I prezzi sono riusciti a ritornare fino a 1.2965, ma non sarà facile mantenere l’alta quota considrando che il bearish trend è davvero molto robusto. Non è da escludere un prolungamento del pullback fino a 1.2980 – 1.30, dove sono quasi certamente appostati un gran numero di venditori pronto a riprendere posizione short con obiettivo minimo 1.2850. In caso di breakout ribassista di 1.2850, il target successivo dovrebbe attestarsi tra 1.26 e 1.2580 (ma è un target a 6-12 sedute).

Il cambio euro/yen, invece, sembra voler andare subito a provare il breakout ribassista della soglia psicologica di 100. Difficile prevedere dei punti di arrivo di questa discesa, escludendo possibbili interventi della Bank of Japan per raddrizzare la mira al cambio riportandolo probabilmente verso 105-106 nel giro di poche ore. Lo yen è la valuta più acquistata del momento e tecnicamente il cambio sembrerebbe diretto verso i minimi storici di 88.87 toccati il primo ottobre del 2000.