Fondiaria Sai possibile class action

Secondo quanto riportato da Plus lo scorso sabato, due diverse associazioni avrebbero allo studio altrettante iniziative finalizzate alla tutela dei risparmiatori che hanno deciso di investire in titoli Fondiaria Sai e che hanno visto i loro risparmi ridursi notevolmente a seguito dell’elevata volatilità del titolo nel corso degli ultimi mesi.

Agli inizi di ottobre dell’anno scorso, infatti, il titolo valeva 4,4 euro. Solo tre mesi dopo il suo valore è calato a 1,5, mentre il 17 febbraio 2012 ha registrato un nuovo rialzo toccando i 4,5 euro. Successivamente è nuovamente calato fino a toccare gli 1,4 euro del 9 luglio, il 17 luglio è salito a 4,9 euro, mentre attualmente viaggia sotto l’euro.


La prima delle due associazioni di tutela del risparmio è Federconsumatori che, come ha spiegato il coordinatore legale Massimo Cerniglia, sta studiando un modo per tutelare i diritti dei piccoli azionisti che a seguito dell’elevata volatilità del titolo hanno perso gran parte dei loro risparmi. Si parla di una class action nei confronti dei soggetti considerati responsabili della perdita di valore del titolo, un qualcosa di molto simile a quanto già fatto nel caso del bond convertendo della Banca Popolare di Milano e conclusosi con un accordo tra l’istituto bancario e l’associazione.

L’altra associazione che ha deciso di schierarsi a favore degli azionisti Fondiaria Sai è il Siti, il Sindacato italiano di tutela degli investimenti guidato da Domenico Bacci, il quale starebbe attualmente vagliando l’ipotesi di costituirsi parte civile qualora dovesse iniziare un processo a seguito della richiesta di rinvio a giudizio da parte della due procure della Repubblica che stanno indagando sulla vicenda, quella di Torino e quella di Milano. La stessa ipotesi non è esclusa da Federconsumatori.