Euro in picchiata dopo il taglio dei tassi della Bce

La Bce ha abbassato i tassi di riferimento a breve portandoli  al nuovo minimo storico assoluto dello 0,05% dal precedente 0,10. La decisione, ha precisato Draghi, non e’ stata globale. Inoltre la Banca centrale europea ha anche tagliato il tasso di deposito in negativo a -0,02% e ha anche determinato di avviare un programma di acquisti di titoli cartolarizzati (Abs), da prestiti bancari elargiti a imprese non finanziarie. Tale particolare e’ stato comunicato da Draghi nella conferenza stampa. Draghi ha affermato che si e’ discusso anche di un piano di stimolo QE (Quantitative Easing) ma ancora non c’e’ accordo unanime tra i 24 membri del board, anche se “c’e’ una confortevole maggioranza a favore del programma” ha chiarito Draghi.

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Intanto l’euro ha avuto subito un calo dopo che sorprendendo tutti la Bce ha compiuto un nuovo taglio ai tassi di interesse e varato le nuove misure espansive. L’euro è sceso fino a 1,2996, il livello minimo dal 15 luglio 2013. In calo anche euro/yen a 136,60, soglia di supporto.

Il taglio del tasso a breve, benchmark del mercato, a 0,05%, e’ arrivato a sorpresa e questo dà prova dell’urgenza di intervenire in ogni  modo pur di stimolare la crescita economica, ormai ferma in tutta Europa. Soltanto 6 dei 57 economisti sentiti da Bloomberg News in un recente sondaggio avevano previsto questo nuovo  taglio. La Banca Centrale Europea, ha avuto timore della recessione verificatasi in Italia che perdura da 36 mesi, dello stallo dell’economia in Francia e della discesa del Pil anche in Germania, senza calcolare deflazione e disoccupazione diffuse in tutto il territorio.