Euro/Dollaro verso 1,20 dopo taglio tassi BCE

La decisione della Banca Centrale Europea di tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto allo 0,75% ha creato forti tensioni sui mercati. In particolare l’euro è stato bersagliato dalle vendite, dopo che il costo del denaro è sceso sui minimi storici. Draghi ha dichiarato che la situazione è peggiorata rispetto a un mese fa, anche se non siamo ai livelli di quattro anni fa. Il governatore dell’Eurotower non ha fatto alcun riferimento ad altre iniziezioni di liquidità, anche se ieri ha azzerato il tasso overnight sui depositi bancari.

Ieri l’euro ha vissuto una giornata molto difficile. Il cambio euro/dollaro è crollato fino in area 1,2360, dopo essere stato sopra 1,25 per gran parte della mattinata prima della diffusione dei tassi BCE. Il breakout della volatilità di ieri è stato davvero importante. Ora, in caso di rottura del supporto di area 1,2360-50, è molto probabile un proseguimento del trend ribassista di breve periodo con target verso i minimiannuali toccati lo scorso primo giugno a 1,2287.

Oggi è in programma il report sull’occupazione americana. I non-farm payrolls sono attesi leggermente in crescita rispetto al mese precedente, mentre il tasso di disoccupazione è previsto invariato all’8,2%. Anche questo dato potrebbe far aumentare ancor di più la volatilità di breve periodo. Tuttavia, se il risultato dovesse essere negativo, o inferiore alle attese degli analisti, è probabile il proseguimento del clima di risk off che potrebbe favorire ancora il dollaro americano.

L’eventuale consolidamento della tendenza ribassista su base daily potrebbe spingere il cambio euro/dollaro fino in area 1,20 nei prossimi giorni, anche se bisognerà capire anche cosa verrà decisivo nell’Eurosummit del 9 luglio. L’outlook per il cambio euro/dollaro resta al momento molto negativo.