Cambio euro dollaro 12 maggio 2011

Il dollaro statunitense si colloca ai livelli massimi delle ultime tre settimane nei confronti dell’euro, che al contrario continua a risentire di timori relativi alla crisi del debito sovrano e della possibilità che si decida di procedere con un secondo pacchetto di aiuti a favore della Grecia, un’ipotesi che Lorenzo Bini Smaghi ha definito nei giorni scorsi un vero e proprio “suicidio politico”.


A spingere al rialzo il biglietto verde è soprattutto l’aumento del prezzo delle materie prime, soprattutto del petrolio il cui prezzo nel corso degli ultimi giorni ha registrato un brusco incremento riconducibile in larga parte alla piena del Mississippi, che rischia di creare seri danni a ben 10 raffinerie situate lungo la sponda del fiume, dal Tennessee al Golfo del Messico, e che coprono complessivamente il 14% della produzione di petrolio degli Stati Uniti.

L’euro è arrivato a scendere addirittura al di sotto della soglia di 1,42, dopo essere salito fino a 1,49 nel corso delle ultime settimane. Il calo è iniziato dopo la riunione della Bce, che ha lasciato invariati i tassi di interesse e ha portato gli analisti ad ipotizzare un nuovo rialzo di un quarto di punto percentuale a luglio e non a giugno come precedentemente ipotizzato dagli esperti.

Secondo gli analisti un ulteriore cedimento della divisa europea ai minimi del 19 aprile scorso a 1,4150 porta al rischio di nuovi cali grafici fino a 1,4060-1,4020.

Intorno alle 10:00 il cambio euro dollaro si attesta a 1,4222, il cambio euro sterlina a 0,8704, il cambio euro yen a 115,32 e il cambio euro franco svizzero a 1,2607.