Tassi di interesse tagliati dalla Bce a novembre 2011

La Bce nel corso della consueta riunione mensile ha attuato a sorpresa un taglio dei tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, portandoli quindi dall’1,5% all’1,25%.

La decisione è stata presa durante la prima riunione che vede il debutto al Consiglio direttivo dell’ex governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, che in qualità di presidente dell’istituto con sede a Francoforte ha anche tenuto la consueta conferenza stampa che segue la riunione.

SETTORI SU CUI INVESTIRE IN CASO DI TAGLIO DEI TASSI DI INTERESSE

Il neo presidente della Bce, in particolare, ha spiegato che la decisione di tagliare i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale è stata presa all’unanimità, precisando però che questo non significa che sono in programma altri tagli nel corso dei prossimi mesi, in quanto decisioni a riguardo verranno prese di volta in volta e in base all’evoluzione dell’attuale situazione economica e finanziaria.

BANCHE EUROPEE PIÙ SICURE

Draghi ha inoltre esortato tutti i paesi europei ad adottare misure aggiuntive, soprattutto quelli che presentano un deficit più elevato e che quindi devono essere pronti a varare misure di risanamento aggiuntivo, specificando inoltre l’importanza della privatizzazione dei servizi pubblici.

Nel rispondere alle domande formulate dai giornalisti presenti, Mario Draghi ha spiegato che nel corso della riunione non è stata esaminata la posizione dell’Italia, né tanto meno altri casi specifici. In merito all’aumento dello spread e dei rendimenti dei titoli di Stato, il presidente della Bce ha spiegato che si tratta di problemi che non possono essere risolti dall’esterno ma che dipendono in larga parte dalle politiche nazionali.

La Bce ha anche tagliato il tasso marginale e il tasso sui depositi, che passano rispettivamente dal 2,25% al 2,00% e dallo 0,75% allo 0,50%.