Italia non dovrà chiedere aiuti finanziari secondo Roubini

Il piano anti-spread annunciato da Mario Draghi lo scorso 6 settembre ha avuto un forte impatto sui mercati finanziari, favorendo un clima di risk on generalizzato che ha messo le ali a tutti gli asset finanziari più rischiosi, in particolare borse e bond di Italia e Spagna. I due paesi sono da tempo nell’occhio del ciclone della crisi dell’euro. Le recenti mosse di politica monetaria espansiva della Bce potrebbe calmierare ancora gli spread e offrire ulteriori spunti rialzisti sui mercati.

Secondo Nouriel Roubini, famoso economista noto per aver predetto la crisi dei mutui subprime, “al momento l’Italia non ha bisogno di ricorrere agli aiuti dell’Efsf-Esm e Bce e se i mercati cominciassero a capire che è in una situazione diversa dalla Spagna le cose cambierebbero”. Roubini, intervistato a margine del workshop Ambrosetti a Villa d’Este, è convinto che il piano di acquisto illimitato di bond sovrani da parte dell’Eurotower possa favorire Roma piuttosto che Madrid.

Roubini vede all’orizzonte l’inizio del fenomeno del “decoupling”, ovvero disaccoppiamento, tra Spagna e Italia. L’economista ritiene che l’Italia possa venir fuori dalla crisi mantenendo l’attuale politica di austerità sommata alle riforme. Se, invece, l’Italia dovesse uscire dai binari del “Montismo”, c’è il rischio di un ricorso al programma economico di aggiustamento completo con la troika (Bce-Fmi-Ue).

Secondo Roubini, la Spagna “è molto più nei guai dell’Italia” e avrà senza dubbio bisogno del supporto di Efsf-Esm e Bce. Roubini applaude l’attuale governo Monti, definito “solido” e con idee chiare. Madrid è in una situazione diversa rispetto all’Italia, perché soffre di una profonda crisi del settore immobiliare e bancario.