Bilancio Edison gennaio settembre 2011

Ricavi ed Ebitda a due velocità, nei primi nove mesi del 2011, per Edison, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel settore energetico. Il periodo gennaio-settembre del 2011 s’è infatti chiuso con un giro d’affari in rialzo del 13,1% a 8,59 miliardi di euro, ma con un Ebitda che, invece, ha fatto registrare una contrazione del 22,9% a 717 milioni di euro.

E così, a fronte di una posizione finanziaria netta al 30 settembre del 2011 pari a 4,1 miliardi di euro, il risultato netto di Gruppo per Edison è negativo per complessivi 93 milioni di euro; questi numeri, in particolare, hanno risentito da un lato dell’effetto delle svalutazioni, per 70 milioni di euro circa, e dall’altro dagli effetti fiscali legati all’inasprimento della cosiddetta Robin Hood Tax per complessivi 23 milioni di euro.



TARGET PRICE EDISON TAGLIATO DA GOLDMAN SACHS

A livello di business, nei nove mesi Edison ha conseguito una gestione industriale del business positiva, con particolare riferimento all’attività legata all’esplorazione ed alla produzione di idrocarburi; mentre si sono dimostrate persistenti le pressioni sui margini nel settore dell’elettricità e nel mercato del gas.

DIVIDENDO EDISON 2012 PROBABILMENTE NON DISTRIBUITO

Riguardo all’evoluzione prevedibile della gestione, Edison per l’intero 2011 ha reiterato la stima previsionale di un Ebitda sul livello dei 900 milioni di euro tendendo conto di due specifici fattori; il primo è legato alla rinegoziazione, sul mercato del gas, dei contratti di approvvigionamento, l’altro all’andamento sinora registrato per l’anno in corso dalla gestione operativa. Dalla rinegoziazione dei contratti Edison punta a conseguire sia una buona redditività, sia un riconoscimento una tantum a valere sugli esercizi precedenti.