Bilancio Prysmian gennaio settembre 2012

Prysmian ha archiviato i primi nove mesi dell’esercizio in corso con ricavi in calo dello 0,5% a 5,93 miliardi di euro e un margine operativo lordo di 402 milioni di euro, ossia in crescita rispetto ai 148 milioni dello stesso periodo del precedente esercizio. Su tale dato, ricordiamo, lo scorso anno avevano pesato oneri non ricorrenti per 260 milioni di euro, scesi a 66 milioni di euro nei primi nove mesi del 2012.


Nel periodo in esame il risultato operativo si è attestato a 295 milioni di euro contro un rosso di 53 milioni di euro del 2011, mentre l’utile netto rettificato è risultato in crescita del 15,5% a 194 milioni di euro rispetto ai 168 milioni di euro dei primi nove mesi del precedente esercizio. Al 30 settembre la posizione finanziaria netta è risultata negativa per 1,44 miliardi di euro, in aumento dagli 1,06 miliardi di fine 2011.

Per quanto riguarda le previsioni per l’intero esercizio 2012, Prysmian ha fatto sapere di attendere una contrazione della domanda, seppur leggera, nel business dei cavi a media tensione per la distribuzione di energia, dei cavi per le costruzioni e dei prodotti del segmento Industrial che risultano maggiormente esposti agli andamenti ciclici del mercato. Nonostante questo, tuttavia, tenendo conto anche dei risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi dell’anno, il gruppo ha confermato per l’intero esercizio 2012 un margine operativo lordo rettificato in crescita di 600-650 milioni di euro.

A Piazza Affari poco dopo la pubblicazione dei risultati realizzati durante i primi nove mesi dell’anno il titolo Prysmian segna una flessione dello 0,94% a 14,75 euro.