Analisi tecnica Euro/Dollaro 14 giugno 2012

Il tasso di cambio euro/dollaro è in un buon momento di forma e negli ultimi due giorni è riuscito a rimbalzare da area 1,2440 fin sopra 1,26 toccando ieri un top intraday a 1,2610. Il cambio è salito soprattutto a causa della debolezza del biglietto verde, sul quale hanno pesato più del previsto i deludenti dati macroeconomici di ieri (vendite al dettaglio e indice dei prezzi alla produzione) ma più in generale delle ultime settimane. Ad ogni modo, almeno da un punto di vista tecnico, il cambio non sembra poter ambire a un target settimanale con chiusura superiore a 1,26.

Tuttavia, tra oggi e domani, potrebbero accendersi le speculazioni dovute alle imminenti elezioni in Grecia. L’eventuale incremento deciso della volatilità potrebbe creare le condizioni per un continuo susseguirsi di movimenti erratici nell’intraday e rendere molto difficile il compito dei trader di breve periodo. Il cambio non ha accusato il taglio del rating di Moody’s sulla Spagna, avvenuto in tarda serata di ieri.

RATING SPAGNA TAGLIATO DA MOODY’S A BAA3

Il paese iberico è stato bocciato di tre livelli a Baa3 da A3, con outlook negativo per i prossimi trimestri. L’agenzia di rating Egan-Jones, invece, aveva sforbiciato il rating fino a CCC+ effettuando anche la previsione di un tracollo del paese entro il prossimo anno, assegnando il 18% di probabilità di finire in default. Il cambio euro/dollaro, però, non ha risentito dei due downgrade su Madrid.

MENO DI TRE MESI PER SALVARE L’EURO SECONDO LAGARDE (FMI)

Da un punto di vista tecnico, la sensazione è che il cambio possa muoversi oggi in un range compreso tra 1,2620 e 1,2530. Se dovesse essere raggiunta l’area di resistenza di 1,2620, è probabile che la pressione ribassista possa aumentare molto e riportare il cambio fino a 1,2550 – 1,2530. Se, invece, dovesse avvenire il breakout esplosivo di 1,2620, il cambio potrebbe addirittura ambire a un ritorno in area 1,2670-80 entro stasera.