Cambio euro-dollaro trova supporto a 1,30 in vista di Bce e payrolls

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Ieri è iniziata una settimana fondamentale per l’andamento del tasso di cambio euro-dollaro, visto che tra giovedì e venerdì ci saranno due eventi macroeconomici in grado di innescare movimenti direzionali di grande rilievo, come accaduto già più volte in passato in occasione della pubblicazione di questi market mover. Giovedì è attesa la decisione della Bce sui tassi di interesse nell’area euro, mentre venerdì si conosceranno i risultati relativi al mercato del lavoro negli Stati Uniti: tasso di disoccupazione e non-farm payrolls.

Nel frattempo sul forex il tasso di cambio euro-dollaro continua ad appoggiarsi sul supporto di area 1,30, che finora è stato perforato in un paio di occasioni senza mai essere messo alle spalle definitivamente. La tenuta di area 1,30 sta consentendo agli investitori di provare dei “mordi e fuggi” interessanti, con obiettivi compresi tra 1,3050 e 1,31. Nel breve periodo il cambio ha formato una stretta fase di congestione giornaliera.

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Questa fase laterale potrebbe perdurare fino alla diffusione due market mover summenzionati, per poi innescare un violento movimento direzionale in una direzione o nell’altra. Secondo la maggior parte degli analisti valutari, il cambio euro-dollaro è destinato a scendere nelle prossime settimane sulle aspettative di riduzione degli stimoli monetari della FED e di taglio dei tassi di interesse della Bce entro la fine dell’anno.

Alcuni broker e banche d’affari stimano un approdo in area 1,20 entro fine 2013. Da un punto di vista tecnico è in corso la formazione di un testa e spalle ribassista sul grafico weekly. Se dovesse avvenire la rottura del supporto di area 1,28 (ovvero la neckline del pattern grafico), i prezzi potrebbero allungare verso il basso spingendosi fino ai minimi di fine luglio 2012 posti in area 1,2040.