Costi del forex

Uno dei punti forti del forex è l’assenza di costi derivanti dalle commissioni, gli unici due costi associati al forex e con i quali i trader si trovano a dover fare i conti sono lo spread e il rollover.

Lo spread in poche parole è il guadagno del broker ed è dato dalla differenza tra il prezzo BID, ossia il prezzo a cui è possibile acquistare valute, e il prezzo ASK, ovvero il prezzo al quale è possibile venderle.


Lo spread viene addebitato per ogni transazione una sola volta, in genere durante la fase di acquisto. I costi dello spread variano a seconda del broker e a seconda della tipologia del conto aperto preso il broker stesso, tuttavia nella maggior parte dei casi oscillano tra i 2 e i 10 pips.

Il rollover, invece, è il costo che si sostiene nel caso in cui si lasciano aperte delle transazioni nel corso della notte, in altre parole è un costo che si applica quando la transazione resta aperta in un momento in cui i mercati sono chiusi ed è pari alla differenza tra i tassi di interesse della moneta comprata e quelli della moneta venduta.

Il rollover, tuttavia, non è sempre un costo, in alcuni casi può infatti essere addirittura un guadagno. Questo accade quando l’investitore acquista una moneta con il tasso di interesse più elevato, al contrario il rollover sarà un costo se si acquista una moneta con il tasso di interesse minore.