Draghi fa volare l’euro

La giornata di ieri è stata caratterizzata dall’intervento di Mario Draghi, numero uno dell’Eurotower, che da Londra ha ribadito l’irreversibilità della moneta unica europea dichiarando che la BCE farà tutto il necessario per salvare l’euro. Secondo Draghi nessun paese uscirà dalla zona euro. Le parole del banchiere italiano hanno messo le ali all’euro, che ha guadagnato tantissimo soprattutto contro dollaro e yen. In forte rialzo anche le borse, in particolare Piazza Affari (+5,6%), mentre gli spread sovrani italiani e spagnoli sono crollati rispettivamente a 470 e 560.

Il tasso di cambio euro/dollaro è salito fino in area 1,2330, dopo che in mattinata si era avvicinato al micro-supporto di area 1,21. I prezzi hanno così raggiunto un’area di resistenza importante su base daily e ora verosimilmente cercheranno di superare anche questi livelli tecnici per puntare alle prossime resistenze giornaliere. Il trend rialzista emergente potrebbe così consolidarsi nella seduta odierna.

Il cambio euro/dollaro dovrebbe puntare verso 1,24 e forse anche a 1,2440-50. Tuttavia, sarà necessario effettuare il breakout rialzista esplosivo di 1,2330, una zona di resistenza dove sono ancora posizionati molti importanti venditori. In caso di breakout, i prezzi dovrebbero salire almeno fino a 1,2380 – 1,24 entro oggi e magari iniziare poi il mese di agosto con maggiore slancio per migliorare la posizione nel breve periodo.

Le nuvole nere non si sono, però, del tutto allontanate dalla zona euro. Ieri, Citigroup ha dichiarato che c’è il 90% delle possibilità che la Grecia esca dall’euro entro 12-18 mesi. La precedente stima era, invece, più bassa nell’ordine del 50-75%. Insomma, il rischio è sempre quello che l’uscita di un paese membro possa scatenare un catastrofico effetto-contagio, in primis a Spagna e Italia.