Da Swisscom parte l’opa su Fastweb

L'ad di Swisscom Carsten Schloster

Swisscom rompe gli indugi su Fastweb e sceglie di avanzare, tramite Swisscom Italia un’Opa per acquisire le azioni che ancora non controlla dell’azienda di telefonia italiana.


Dopo i rumors degli scorsi giorni su un possibile buy out diretto alle quote di minoranza – il gruppo elvetico detiene già l’82% di Fastweb – oggi il cda di Swisscom ha sottoposto agli azionisti della controllata l’offerta pubblica per l’acquisto della totalità azionaria. L’Opa, rivolta al 17,918 del capitale non controllato vale un corrispettivo di 18 euro ad azione. Operazione da 256 milioni di euro con il gruppo tlc svizzero che punta alla revoca del titolo per quanto riguarda le quotazioni in Borsa a Milano.

Swisscom, impegnata con una propria offerta per portare la banda ultra larga, nelle principali città italiane, aveva frenato in settimana le ipotesi sull’operazione per l’acquisizione delle quote di minoranza Fastweb: e il titolo della compagnia italiana aveva subito oscillazioni; si era parlato dal cda elvetico di “buon investimento“; sottolineando anche i conseguenti limiti sui margini di manovra per quanto riguarda l’operatività finanziaria.

Poi la scelta di rafforzamento che corre in parallelo al via dell’offerta Fibra 100 rivolta a 2 milioni di utenze per la connessione con tecnologie di ultima generazione.

La stima sui costi di delisting per il gruppo elvetico si aggirerebbe in euro sui 1,2 miliardi, calcolando già assunti i benefici di rialzo, che già si stimavano intorno al 15, 20%: il colosso elvetico di telefonia ha fatturato nel primo semestre 5,95 miliardi di franchi svizzeri.