Fastweb pericolo commissariamento

Oggi Fastweb crolla ancora in borsa perdendo il 5,56, dopo la vicenda che ha accusato la compagnia telefonica di riciclaggio.
Secondo l’amministratore delegato Giovanni Parisi l’azienda è estranea alle truffe fiscali effettuate da Fastweb in collaborazione con Telecom Sparkel , con le quali dal 2002 al 2006 ha avuto rapporti.
Giovanni Parisi dice che loro hanno solo versato 38 Milioni di Euro alle aziende di comodo le quali hanno evaso l’IVA, secondo l’amministratore delegato Fastweb non avrebbe tratto nessun vantaggio dai versamenti, anzi avrebbe avuto degli svantaggi come il grande danno di immagine subito.



L’amministratore delegato di Fastweb dichiara che quando le persone indagata si sono messe a collaborare con le società di comodo era nel 2002 anno in cui lui non era ancora in carica nella compagnia, in ogni caso ribadisce che le attività illecite sono state immediatamente interrotte nel Novembre 2006.

Il gruppo si è messo a disposizione della magistratura nel Gennaio 2007.
Secondo Parisi i suoi Rapporti con Scaglia, fondatore dell’azienda Fastweb, sono soltanto rapporti lavorativi.
Parisi dice che il possibile commissariamento di Fastweb sarebbe un delitto ed un uso impropio della legge Italiana e ribadisce ”Se il commissariamento serve a verificare che non si verifichino reati di questo tipo, ricordo che quella attività non c’è in Fastweb” e continuando a sostenere che la società abbia dato tutte le evidenze possibili alla magistratura..

L’amministratore Parisi pensa anche che mettere in commissariamento una società con 3.500 dipendenti e 1,6 milioni di clienti sarebbe un delitto, secondo Parisi Fastweb non è l’artefice ma è la parte lesa, danneggiata da due dipendenti che Martedì sono stati sospesi e sono in fase di licenziamento.

Il rischio maggiore per il gruppo quindi rimane la possibilità di commissariamento .