Gli errori da evitare negli investimenti secondo Kahneman

Si intitola “Thinking, Fast and Slow” il libro più letto in questo periodo a Wall Street. A scriverlo è stato il premio nobel Daniel Kahneman, che ha cercato di individuare i principali errori in cui sono soliti incorrere la maggior parte degli investitori.

Leggendo questo libro, dunque, chi investe in Borsa può cercare di evitarli e di rendere così più remunerativi i propri investimenti. Di seguito riassumiamo i 10 errori più diffusi secondo Daniel Kahneman.


1) “E’ meglio investire subito prima che il listino salga troppo“, dando quindi per scontato che la corsa al rialzo duri per diverso tempo e allontanando la possibilità, per nulla remota, che possa verificarsi una brusca inversione di rotta.

2) “I prezzi stanno scendendo, devo vendere subito“, mentre in realtà un famoso ed efficace detto consiglia di comprare sui minimi e vendere sui massimi.

3) “Non ci sono possibilità di uscita dalla crisi“. Una visione troppo pessimista spesso finisce per offuscare la visione della realtà e porta a compiere scelte sbagliate.

4) “Se i miei amici hanno comprato quella società, lo devo fare anch’io“, ossia farsi condizionare eccessivamente dalle persone che ci circondano per paura di andare controtendenza.

5) “Se l’ha detto il mio promotore finanziario vuol dire che è così“, dando quindi per scontato che i promotori finanziari non possono assolutamente sbagliarsi.

6) “Tutti i rischi sono sotto controllo“, una convinzione assolutamente sbagliata in quanto anche il prodotto finanziario più difensivo ha dei rischi.

7) “Sento che oggi è il giorno giusto per fare un investimento“. E’ sempre bene procedere con i piedi di piombo prima di fare un investimento e considere tutte le variabili in gioco, in quanto la percezione soggettiva può dare una visione distorta della realtà.

8) “Visto quello che mi è successo non investirò più in Borsa“, mentre è assolutamente sbagliato farsi condizionare da eventi negativi del passato.

9) “Se gli altri investono con quel sistema deve essere giusto“, mentre non è assolutamente detto che sia così.

10) “Bisogna fare come gli investitori istituzionali“, senza considerare che le scelte di investimento fatte per gestire grandi patrimoni non sempre sono consigliabili a chi dispone di cifre più piccole.