Oro supera resistenza di 1.400 dollari

gold

Dopo aver messo a segno la peggiore performance degli ultimi 30 anni con un crollo del 18% in tre sedute, l’oro prova a rialzare la testa e a mettere a punto un rimbalzo tecnico per allontanarsi dai minimi di periodo. Tre giorni fa l’oro crolla a 1.321 dollari ai minimi da gennaio 2011, ma è proprio da questo livello che il metallo giallo è riuscito a ripartire. Stamatttina i prezzi sono riusciti a superare di slancio la solida resistenza di 1.400 dollari, toccando un massimo intraday a 1.425 dollari.

Il top di oggi è un’area-chiave già toccata più volte nei giorni scorsi, durante la fase di contrattazioni intraday. I prezzi hanno cominciato a scendere, ma restano ancora ben impostati sopra 1.415 dollari. Il rimbalzo tecnico, che finora ha portato a una rivalutazione vicina all’8% dai minimi di 1.321 dollari, potrebbe proseguire in caso di breakout esplosivo della resistenza posta a 1.425 dollari.

Uno scenario del genere sarebbe decisamente bullish nel breve periodo, con la possibilità per le quotazioni di rivedere area 1.450 dollari. Pià difficile, invece, un ulteriore allungo verso 1.500 dollari, dove probabilmente i grandi venditori potrebbero aumentare la loro esposizione ribassista per sfruttare nuovi cali futuri del metallo prezioso. Da qualche tempo Goldman Sachs consiglia di andare short sull’oro, ma anche altri broker ritengono che il bull market sia ormai finito.

Da un punto di vista tecnico, il trend ribassista potrebbe ripristinarsi alla prima chiusura inferiore a 1.400 dollari. I prezzi potrebbero effettuare un nuovo test dei minimi di periodo, per puntare al breakout e al raggiungimento di quota 1.300 dollari. Un’eventuale discesa sotto 1.300 dollari avrebbe come target 1.270 dollari prima e 1.250 dollari poi. Possibile rimbalzo anche per l’argento al superamento di 24 dollari.