Bce lascia tassi invariati allo 0,75% a novembre 2012

Come ampiamente previsto dagli analisti, nel corso della riunione di politica monetaria tenuta questa mattina, il Consiglio direttivo della Bce, ad un anno dall’insediamento di Mario Draghi nei panni di presidente, ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati allo 0,75%.

La decisione presa oggi dall’Eurotower, come anticipato, è in linea con le previsioni degli analisti, i quali attendono ora con ansia la consueta conferenza stampa tenuta da Draghi dopo ogni riunione mensile.


A loro avviso, infatti, qualora il presidente della Bce dovesse segnalare l’esistenza di rischi di una revisione al ribasso delle previsioni di crescita, nonché di rischi di revisione delle previsioni riguardanti l’inflazione, è probabile che in occasione della riunione in programma per dicembre i tassi di interesse verranno ulteriormente tagliati di un quarto di punto percentuale allo 0,50%.

AGGIORNAMENTO ORE 15:15
Nel corso della conferenza stampa tenuta dopo la riunione del Consiglio direttivo, Mario Draghi ha sottolineato la necessità di accelerare sulle riforme strutturali indispensabili per la crescita, pur ammettendo che gli sforzi di consolidamento fiscale stanno dando i loro frutti.

Il presidente della Bce ha inoltre affermato che per il resto del 2012 probabilmente l’inflazione rimarrà sotto il 2%, per poi calare progressivamente nel corso del prossimo anno. Gli indicatori, ha spiegato Draghi, hanno evidenziato una crescita piuttosto debole nel secondo semestre di quest’anno, un trend che con ogni probabilità continuerà anche nel 2013. Draghi si è poi detto fiducioso in merito al raggiungimento degli obiettivi a medio termine della Bce, in quanto si ritiene che le attuali pressioni sui prezzi abbiano carattere transitorio, anticipando inoltre che in occasione della riunione di dicembre verranno esaminati gli sviluppi dello scenario economico.