Bilancio RCS gennaio settembre 2010

Il drastico calo degli investimenti pubblicitari registrato nel corso della crisi economica è ormai cosa passata, a dimostrarlo l’ottima performance realizzata da RCS MediaGroup nel corso dei primi nove mesi dell’anno, anche se la situazione resta comunque incerta a causa di un quadro economico sostanzialmente instabile che impedisce agli operatori di prevedere quello che accadrà nel corso dei prossimi mesi.

Quel che è certo è che, almeno per ora, RCS può tirare un sospiro di sollievo. Il gruppo, infatti, ha archiviato il periodo compreso tra gennaio e settembre 2010 con ricavi netti consolidati pari a 1.644,7 milioni, in crescita dell’1,4% rispetto ai 23,5 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Se si considera solo il terzo trimestre, invece, i ricavi hanno registrato una crescita del 3,7%.


In calo, invece, i ricavi diffusionali che si sono attestati a 903,7 milioni rispetto ai 921 milioni dei primi nove mesi del 2009, una flessione ricondotta in larga parte all’andamento del mercato dei collaterali in Italia e Spagna.

I ricavi pubblicitari, in particolare, sono cresciuti del 6,1% a 527,3 milioni, soprattutto grazie al contributo proveniente dal comparto dei quotidiani mentre, al contrario, i ricavi pubblicitari del gruppo Dada hanno registrato una flessione di 4,5 milioni. Se si considera solo il terzo trimestre, invece, i ricavi pubblicitari hanno registrato una crescita del 9,2%.

A Piazza Affari il titolo RCS segna in apertura un incremento dello 0,35% a 1,132 euro.