La crisi in Libia aumenta il prezzo del petrolio

La Libia, a differenza di altri stati del Magreb in crisi democratica, ha iniziato a fronteggiare le manifestazioni sparando sulla folla oltre che sganciare razzi sulle piazze più movimentate.

Questo ha causato la morte di un numero non precisato di vittime oltre che aver causato una situazione di instabilità e incertezza economica finanziaria che ha fatto inevitabilmente aumentare il prezzo del petrolio che ha superato nelle scorse ore i 108 dollari al barile.



L’OPEC ha fatto sapere che questa speculazione se dovesse continuare sarà bilanciata dall’aumento della produzione con lo scopo di limare i prezzi di quotazione. La Libia è un partner fondamentale per il nostro paese e i suoi investimenti sono diversificati in tutto il territorio nazionale garantendo stabilità alla banca Unicredit, alla Juventus e offrendo oltre il 20% delle scorte petrolifere.

Nella giornata di oggi la Borsa Italiana S.p.A. ha fatto sapere di tenere chiusa Piazza Affari per alcuni problemi tecnici, probabilmente legati al reparto informatico. Non è ancora chiaro il motivo della chiusura, fatto sta che oggi le contrattazioni di tutto il mercato italiano è stato sospeso.