Delisting Credito Artigiano il 10 settembre 2012

Il prossimo 10 settembre Credito Artigiano scomparirà dalla lista di titoli quotati a Piazza Affari. Ad annunciarlo è stato il Credito Valtellinese attraverso una nota con cui è stata annunciata la stipula dell’atto di fusione in forza del quale Credito Artigiano verrà incorporato al suo interno.

L’atto di fusione avrà efficacia dal 10 settembre prossimo, per cui a partire da tale data le azioni Credito Artigiano verranno revocate dalla quotazione. Nella nota viene inoltre specificato che gli effetti contabili e fiscali di tale operazione decorreranno dal 1° gennaio 2012.


La stipula dell’atto di fusione, ricordiamo, era subordinata alla condizione del mancato esercizio per una percentuale del capitale sociale non superiore all’11,297%, quindi pari al 50% del capitale di Credito Artigiano detenuto da Credito Valtellinese, del diritto di recesso spettante agli azionisti di Credito Artigiano che non hanno concorso alla delibera dell’Assemblea straordinaria dello scorso 15 giugno che ha approvato la fusione. Il diritto di recesso, infatti, è stato legittimamente esercitato in relazione a 14.747.395 azioni ordinarie, corrispondenti al 3,78% del capitale sociale del Credito Artigiano.

Credito Valtellinese ha infine informato che provvederà ad aumentare il proprio capitale sociale di 179.853.247,00 euro mediante l’emissione di 51.386.642 azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore nominale. Pertanto, a decorrere dalla data di efficacia della fusione il capitale sociale di Credito Valtellinese sarà pari a 1.496.509.906,50 euro e sarà costituito da 427.574.259 azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore nominale.