Trimestrale Astaldi gennaio marzo 2012

Astaldi ha archiviato il primo trimestre dell’anno con ricavi totali in crescita del 2,2% a 522,3 milioni, ma inferiori rispetto alle previsioni degli analisti. L’Ebitda ha registrato un calo del 4,3% a 53,9 milioni, ricondotto principalmente al peso delle lavorazioni indirette effettuate tramite i consorzi, mentre l’utile netto è cresciuto del 2,5% a 17,7 milioni di euro.

Al termine dei primi tre mesi dell’anno l’indebitamento netto ha registrato un incremento passando a 536,4 milioni di euro dai 479,7 milioni registrati a dicembre 2011, da ricondurre soprattutto ad investimenti per complessivi 103 milioni di euro.

INVESTIRE NEL MATTONE O IN BTP?

Al 31 marzo 2012 il portafoglio ordini è risultato pari a 10,4 miliardi, con nuovi ordini per un ammontare pari a 907 milioni di euro. Il settore delle costruzioni si è confermato il core business del gruppo con 7,3 miliardi di euro, ovvero il 70% circa del portafoglio totale, mentre il restante 30% riguarda le concessioni.

QUANTO INVESTIRE NEL SETTORE IMMOBILIARE

A Piazza Affari il titolo Astaldi non beneficia della pubblicazione della trimestrale. Nel pomeriggio segna infatti una flessione di oltre cinque punti percentuali a 5,235 euro, nonostante l’andamento positivo dei principali indici azionari e nonostante gli analisti di Intermonte abbiano ribadito rating “buy” sul titolo e un prezzo obiettivo a 7,50 euro, affermando che a loro avviso l’attuale sottovalutazione del titolo è del tutto ingiustificata.

Gli analisti di Mediobanca hanno invece ribadito rating “outperform” e target price a 8,40 euro, soprattutto in considerazione del fatto che la possibile cessione di alcune concessioni mature fungerebbe da catalizzatore all’andamento del titolo in Borsa.