Bilancio Beni Stabili gennaio settembre 2012

Il Consiglio di amministrazione di Beni Stabili ha approvato i risultati realizzati nel corso dei primi nove mesi del 2012, archiviati con ricavi netti da locazione per 170,1 milioni di euro, in crescita del 4,2% rispetto ai 163,3 milioni realizzati nello stesso periodo dello scorso anno.

Il risultato operativo è calato da 149,78 milioni a 125,51 milioni di euro, così come pure è risultato in calo l’utile netto, che è passato a 29,75 milioni di euro rispetto ai 40,07 milioni dei primi nove mesi del 2011.

Previsioni Beni Stabili esercizio 2012

Le priorità strategiche su cui Beni Stabili lavora per contrastare il difficile periodo che sta attraversando il settore immobiliare consistono nel cercare di mantenere stabile il flusso di cassa nel breve termine e nel farlo crescere nel medio termine.

A spiegarlo è stato l’amministratore delegato Aldo Mazzocco, che ha sottolineato come ciò sia possibile soprattutto grazie alla capacità di difesa dell’azienda, rappresentata da ricavi da locazione per circa 220 milioni annui e che si prevede dovrebbe crescere ulteriormente nel 2013.

Andamento anomalo titoli settore immobiliare

I titoli del comparto immobiliare quotati a Piazza Affari, contrariamente a quanto ci si aspettava, nel corso della prima parte dell’anno hanno registrato ottime performance, nonostante da tempo non siano più considerati appetibili dagli esperti e nonostante non si siano verificati eventi che possano essere considerati dei catalizzatori per il loro andamento.

Dividendo Beni Stabili 2012 esercizio 2011

Il Consiglio di amministrazione di Beni Stabili ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,22 euro per azione, ossia invariato rispetto a quello distribuito lo scorso anno.

L’annuncio non ha influito negativamente sull’andamento del titolo a Piazza Affari, dove a metà mattinata segna un rialzo di quasi due punti percentuali a 0,4087, nonostante la distribuzione di una cedola invariata rispetto allo scorso anno abbia deluso le aspettative degli investitori, dal momento che nel piano industriale triennale presentato lo scorso anno era stato indicato un tasso di crescita annua del dividendo del 10-15%.