Vantaggi e svantaggi dei conti deposito

Dopo la riduzione della tassazione sugli interessi dei conti deposito da 27% al 20% decisa dal nuovo testo della manovra finanziaria 2011, sono sempre di più le persone che scelgono di “parcheggiare” i propri risparmi in uno di salvadanai virtuali offerti dai principali istituti di credito italiani e stranieri.

Del resto l’agguerrita concorrenza su questa particolare categoria di prodotti bancari ha spinto le banche a proporre offerte sempre più convenienti e che in alcuni casi prevedono un tasso di interesse superiore al 3%.

CONTI DEPOSITO VINCOLATI CON INTERESSE NETTO SOPRA IL 3%

Ma quali sono i pro e i contro dei conti deposito, in particolar modi di quelli vincolati? Tra i vantaggi c’è senza dubbio quello del rendimento, attualmente superiore rispetto a quello dei Bot, inoltre contrariamente a quanto accade per i titoli di Stato, i conti deposito non impongono l’apertura di un conto titoli e la partecipazione ad aste, senza contare la totale assenza di spese che caratterizza la stragrande maggioranza dei conti deposito.

DIFFERENZA TRA CONTO DEPOSITO E PRONTO CONTRO TERMINE

Tra i vantaggi bisogna poi includere la già citata riduzione dell’aliquota sugli interessi a partire dal 2012 e la garanzia fornita dal fondo interbancario per depositi fino a 103.000 euro.

Passando agli svantaggi, invece, questi strumenti non possono essere utilizzati come investimenti a lungo termine, inoltre i rendimenti offerti sono legati alle condizioni di mercato per cui non è detto che i rendimenti offerti ad oggi siano ancora convenienti tra un anno. Bisogna inoltre considerare che la maggior parte delle offerte delle banche è riservata ai nuovi clienti, escludendo quindi di fatto coloro che hanno già un conto deposito e che sono costretti ad accontentarsi di condizioni meno convenienti. Nel caso in cui dovesse verificarsi un default dell’Italia, inoltre, nessun tipo di impiego finanziario verrà garantito.