Convertendo Bpm accordo con le associazioni dei consumatori

Per i risparmiatori che, ignari di quello che sarebbe potuto succedere, hanno deciso di investire i loro soldi nei bond convertendo 2009/2013 di Banca Popolare di Milano si apre piccolo spiraglio.

Come anticipato nei giorni scorsi da alcune indiscrezioni di stampa, infatti, l’istituto bancario ha siglato un accordo con alcune associazioni di consumatori (Adiconsum, Adoc e Federconsumatori) per dare il via ad una procedura di conciliazione paritetica.


Nella nota mediante la quale è stato annunciato l’accordo, Bpm ha specificato che le associazioni di consumatori potranno aderire al protocollo entro il 15 settembre 2012.

Potranno inoltre accedervi in forma gratuita le persone fisiche che abbiano sottoscritto obbligazioni tra il 7 settembre e il 30 dicembre 2009 e quelle che abbiano acquistato diritti di opzione nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 16 luglio 2009, nonché gli investitori istituzionali e gli azionisti che abbiano esercitato i propri diritti di opzione. Le domande potranno essere presentate dal 1° ottobre 2012 e fino al 30 aprile 2013.

Mediante questo accordo, dunque, Bpm ha scongiurato l’ipotesi di dover fronteggiare le conseguenze derivanti dall’annunciata class action di Federconsumatori. Tale possibilità, ricordiamo, era stata avanzata dopo che lo scorso dicembre l’assemblea degli obbligazionisti di Bpm aveva approvato a maggioranza la proposta di modifica del prestito obbligazionario “Convertendo Bpm 2009-2013 – 6,75%” emesso nel 2009, anticipando la scadenza al 29 dicembre 2011 dal 1° giugno 2013 e portando il prezzo minimo di sottoscrizione a 2,7 euro dai 6 euro inizialmente previsti. A fronte di tale modifica alcuni risparmiatori hanno subito pesanti perdite, comprese tra il 70 e l’80% del capitale inizialmente investito.