Consob divieto di vendite allo scoperto fino al 27 luglio 2012

A fronte del recente andamento dei mercati finanziari, la Consob ha deciso di reintrodurre il divieto di vendite allo scoperto nel settore bancario e assicurativo. Tale divieto è entrato in vigore oggi alle ore 13:30 e rimarrà per tutta la settimana, ovvero fino alle ore 18:00 di venerdì 27 luglio.

Come ha spiegato la Consob nel comunicato stampa, il divieto si applica a tutte le vendite indipendentemente dalla sede di esecuzione, inoltre riguarda sia le vendite allo scoperto assistite dal prestito titoli (cosiddette “covered”) sia quelle cosiddette “nude” già vietate dalla delibera n. 17993 dell’11 novembre 2011 (per maggiori informazioni a riguardo leggi “Cosa significa vendere allo scoperto“)

Proroga Consob divieto vendite allo scoperto

La Consob, Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, in linea con le attese, ha ulteriormente prorogato sui mercati, fino all’11 novembre del 2011, il divieto delle vendite allo scoperto, ovverosia delle cosiddette operazioni di short selling.

La comunicazione ufficiale da parte della Consob è arrivata nella giornata di ieri, mercoledì 28 settembre del 2011, e va ad estendere a livello temporale il divieto che è stato introdotto il 12 agosto scorso, e che poi è stato prorogato fino alla data di domani, venerdì 30 settembre del 2011.

Proroga divieto vendite allo scoperto

Dallo scorso 12 agosto l’Esma (l’autorità Ue per il controllo dei mercati) ha vietato le vendite allo scoperto in Italia, Francia, Spagna e Belgio per 15 giorni. Tale termine, tuttavia, potrebbe essere ulteriormente esteso per altri 30 giorni.

Nel giorno che precede la scadenza del divieto di effettuare vendite allo scoperto, infatti, la stampa sottolinea l’intenzione dell’Europa di prorogare il divieto di short selling, affermando che l’annuncio con ogni probabilità sarà dato oggi a mercati chiusi.

Effetti negativi divieto di vendite allo scoperto

A partire dallo scorso 12 agosto sono state vietate per 15 giorni le vendite allo scoperto in Italia, Belgio, Francia e Spagna, una decisione accolta in modo favorevole dalle associazioni dei consumatori che hanno addirittura chiesto alla Consob di rendere permanente questo divieto.

L’obiettivo di questa decisione è quello di limitare quanto più possibile le speculazioni, tuttavia secondo un’indagine condotta dalla Cass Business School dell’Università di Londra si tratta di una misura che può avere effetti dannosi e annullare completamente gli eventuali benefici derivanti dalla forte limitazione della speculazione.