Come eliminare o ridurre il bollo sul dossier titoli

L’aumento del costo del bollo sul dossier titoli previsto dalla manovra finanziaria 2011 rischia di rallentare non poco gli investimenti in azioni e obbligazioni. Sono già diversi, infatti, gli investitori che stanno valutando la possibilità di optare per forme alternative di investimento, dal momento che l’aumento del costo del bollo in alcuni casi va ad eliminare completamente la convenienza di determinate tipologie di investimenti.

Secondo una recente indagine, infatti, in caso di portafogli a basso rischio può capitare che il costo del bollo vada ad annullare completamente i profitti.


Non sorprende quindi che la maggior parte degli investitori in questo periodo è impegnata ad individuare possibili modi per evitare di dover pagare un bollo sul dossier titoli talmente alto da andare a compromettere gli eventuali profitti.

Un aiuto in questo senso arriva dalle pagine di Affari & Finanza, che indica come soluzione più ovvia ed evidente quella di optare per estratti conto quadrimestrali, dal momento che la manovra economica ha fissato l’ammontare maggiorato del bollo solo e gli invii mensili, trimestrali, semestrali e annuali. In caso di diversa frequenza degli invii non è invece prevista alcuna disposizione, anche se la maggior parte degli esperti prevede che tale lacuna verrà colmata entro breve.

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Il bollo sul dossier titoli, ricordiamo, a seguito della manovra rimane invariato agli attuali 34,2 euro l’anno per investimenti inferiori ai 50.000 euro, sale a 70 euro in caso di superamento della soglia dei 50.000 euro, a 240 euro in caso di superamento della soglia dei 150.000 euro e a 680 dai 500.000 euro in su. Tali ultimi tre importi verranno poi aumentati dal 2013 rispettivamente a 230, 780 e 1.110 euro.

Una possibile soluzione che non va ad eliminare il costi del bollo ma che lo riduce è quella che prevede l’apertura di due dossier, ovvero spezzare il patrimonio in uno o più depositi. Un esempio pratico può chiarire meglio l’idea: chi possiede titoli per 170.000 euro si trova a dover pagare 240 euro l’anno, mentre con due depositi da 140.000 e 30.000 ciascuno solo 104 euro complessivi, con un risparmio complessivo pari a 135 euro, una somma certamente superiore al costo delle commissioni di amministrazione di un deposito titoli aggiuntivo.