Moody’s taglia rating Slovenia a “junk”

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Il giudizio sul merito di credito della Slovenia è stato abbassato dall’agenzia di rating Moody’s, che ha portato la valutazione sul piccolo Stato dell’ex Jugoslavia al livello “junk” (spazzatura). Lubiana è ora considerata da Moody’s un emittente con profilo speculativo. Moody’s ha tagliato il rating sovrano della Slovenia a “Ba1” da “Baa2”, evidenziando i rischi di un salvataggio. D’altronde, qualche settimana fa veniva già ipotizzato per la Slovenia salvataggio da 6-8 miliardi secondo BofA Merrill Lynch, a causa di gravi problemi nel settore bancario e nelle finanze pubbliche.

Moody’s ha confermato l’oultook a “negativo”, per cui non sono esclusi nuovi downgrade nelle prossime settimane. L’agenzia di rating ha sottolineato che il declassamento è la diretta conseguenza delle gravi condizioni in cui versa il settore bancario, ma anche per il deterioramento dei conti pubblici e per le prospettive incerte di finanziamento che non fanno altro che aumentare le probabilità di un ricorso ad aiuti finanziari esterni.

Quest’anno la Slovenia dovrebbe sperimentare una recessione, che secondo Moody’s porterà il pil a contrarsi dell’1,9%. Nel 2014 dovrebbe esserci una debole ripresa, mentre nel 2015 una lieve espansione dello 0,2%. Dopo il downgrade di Moody’s, il governo di Lubiana ha deciso di rinviare le aste di bond pubblici a 5 e 10 anni per complessivi 2,2 miliardi di euro. Con la Slovenia a rischio default, aumenta anche la vulnerabilità agli shock esterni.

Il downgrade di Moody’s è arrivato proprio nel giorno in cui il fondo pensioni statale ha iniziato a risarcire circa 26mla pensionati sloveni, che in precedenza avevano subito una decurtazione sulle pensioni a seguito dell’approvazione della legge sul pareggio di bilancio da parte del governo Jansa. La Corte costituzionale slovena aveva dichiarato che parte di quella legge sui tagli alle pensioni era incostituzionale.