Passaporto europeo per hedge fund

I ministri delle finanze dei paesi europei sono finalmente riusciti a trovare un accordo in merito alla regolamentazione degli hedge fund e dei fondi di private equity, compresi quelli stranieri e quelli off-shore.

La regolamentazione prevede l’introduzione del cosiddetto “passaporto europeo“, una sorta di documento che permetterà ai fondi alternativi, e dal 2015 anche ai fondi off-shore, di operare e raccogliere capitali in tutto il continente senza dover chiedere autorizzazioni ad ogni singolo Stato.


Per riuscire ad ottenere questo passaporto, tuttavia, bisognerà rispettare determinate condizioni fissate dall’Esma, la nuova autorità di vigilanza europea.

Per trarre le dovute conclusioni in merito alla potenziale efficacia di questa nuova regolamentazione è però ancora troppo presto: l’Esma, infatti, non esiste ancora e quindi non sono stati ancora fissati i cosiddetti paletti, anche se bisogna comunque ammettere che il fatto di essere arrivati ad un accordo sulla regolamentazione rappresenta già un passo in avanti visto che nei mesi scorsi si è assistito ad un violento scontro tra Stati Uniti e alcuni paesi europei come Francia e Gran Bretagna in merito alla possibilità di concedere ai fondi non europei la possibilità di operare nel Vecchio Continente.

La regolamentazioni entrerà in vigore a partire dal 2013 per i fondi europei e dal 2015 per quelli extra europei.