Come si investe in materie prime?

L’investimento in materie prime (commodity) è da alcuni anni tornato in voga dopo un mercato orso ventennale dal 1980 al 2000. Il boom dei paesi emergenti, trainato soprattutto dai BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica), e l’appeal verso gli hard asset – a seguito della politica monetaria di svalutazione competitiva delle monete adottata ormai da alcuni anni dalle principali banche centrali – hanno spostato l’attenzione verso le materie prime sia da parte degli investitori istituzionali che dagi risparmiatori retail. I money manager consigliano di tenere una quota in commodity del 10-15% in un portfolio a medio-alto rischio.

Ma come si può cavalcare il trend delle commodity? Innanzitutto, l’asset class è oggi interessata da una maggiore selettività dopo anni di boom generalizzato che ha visto salire tutte le commodity, dal petrolio al rame, dall’oro alla soia e così via. Secondo Barclays Capital per il 2013 le materie prime più promettenti saranno rame, nickel e stagno per i metalli industriali, oro, platino e palladio tra i metalli preziosi e infine il cacao tra le soft commodity.

Si può investire in commodity in diversi modi. I più utilizzati e conosciuti sono i seguenti: futures e opzioni; Etc (Echange traded commodity); fondi comuni specializzati; azioni; borse. L’investimento attraverso i futures (o con i CFD, che prevedono un margine più basso) è quello che permette un accesso diretto al mercato dellematerie prime. Il future più trattato è quello sul petrolio.

Gli Etc consentono di investire su una materia prima “fisica” o “sintetica” (cioè il sottostante è un derivato). Sono fondi a gestione passiva, oggi disponibili anche in leva e per scommesse ribassiste (short selling). I fondi comuni di investimento sono la strada più semplice per il piccolo risparmiatore, anche se a volte il costo di gestione può essere elevato. C’è poi il canale dell’investimento in borsa: in titoli minerari, titoli petroliferi, etc. Si può puntare anche su borse molto correlate con l’andamento delle materie prime, come quella australiana o sudafricana.