Previsioni prezzo Euro/Dollaro per il 7 dicembre 2011

L’euro ha vissuto ieri una giornata molto altalenante, dopo alcuni giorni caratterizzati da un buon andamento nei confronti delle major currency. In attesa della riunione della BCE di domani (c’è chi scommette, come Citigroup, su un taglio dei tassi di un quarto di punto) e del summit UE salva-euro di venerdì, a tenere banco sui mercati è stata la decisione di Standard & Poor’s di mettere in credit watch negative 15 paesi della zona euro (esclusa la Grecia, già ritenuta in default) per un imminente downgrade (Italia e Francia rischiano un declassamento di due livelli). Inoltre, S&P ha deciso di mettere sotto osservazione anche il fondo salva-stati europeo EFSF per un possibile taglio del rating “AAA”.

Il tasso di cambio euro/dollaro era riuscito a salire fino a poco sotto 1.3430, ma da questi livelli è avvenuta una forte opposizione dei venditori che hanno riportato le quotazioni sulla cluster area di 1.3360. Qui è avvenuto un nuovo rimbalzo verso l’alto. Stamattina i prezzi sono riusciti a superare leggermente 1.3450 e non è da escludere un ulteriore allungo fino a 1.3490 – 1.35 nelle prossime ore, nel caso in cui il supporto di brevissimo periodo posto tra 1.3430 e 1.3420 riuscirà a stabilizzare le quotazioni e a dare il via ad una fase di accumulazione.

Il sentiment è sensibilmente migliorato, malgrado le decisioni di S&P e stamattina i futures europei hanno aperto in gap up. Esistono, dunque, le possibilità che il trend possa orientarsi verso l’alto nella prima parte della mattinata. Tuttavia, fin quando non si concluderà il summit UE (9 dicembre), è probabile che il cambio euro/dollaro manterrà questo andamento incostante e privo di una direzione precisa muovendosi tra supporti e resistenze di breve periodo. Ad ogni modo, occhio alla perdita decisa di 1.3360: soltanto in questo caso è probabile un ritorno deciso delle vendite, con target a 1.3330 prima e 1.3250 poi.