Prezzi immobili legati alle caratteristiche energetiche

Nel mercato immobiliare si sta rapidamente diffondendo una nuova tendenza in forza della quale il prezzo di un immobile è sempre più legato alla classe energetica di appartenenza della casa stessa.

Del resto si tratta di un cambiamento obbligatorio alla luce delle vistose differenze di spesa annua che esistono tra un immobile di classe A e uno di classe inferiore. Il primo, infatti, richiede per il condizionamento o per il riscaldamento sei volte meno rispetto al secondo, con una differenza di spesa che in alcuni casi si traduce in diverse migliaia di euro all’anno.


Per un immobile di 100 metri quadrati di classe A, infatti, la spesa media annua per il riscaldamento è di 375 euro, per un immobile di uguali dimensioni e di classe C la spesa annua è di 1,124 euro, mentre per un immobile di classe F si sale a 2,261 euro.

Alle differenze economiche in termini di consumi vanno poi aggiunte le nuove politiche adottate in tema di risparmio energetico e che impongono a partire dal prossimo anno l’indicazione negli annunci della classe energetica dell’immobile in offerta. In altre parole di fronte all’acquisto di una casa o alla locazione di un immobile la classe energetica sarà un fattore di scelta determinante, proprio come avviene quando si acquista un’auto e si valutano i consumi prima di procedere all’acquisto.

Queste nuove prospettive, dunque, assumono particolare importanza per i proprietari di immobili destinati alla locazione, in quanto avere un immobile non sostenibile significherà doverlo offrire ad un prezzo inferiore, con conseguente deprezzamento della proprietà.