Euro sotto 1,3040 dollari con sussidi Usa ai minimi da 5 anni

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La giornata di ieri è stata caratterizzata dall’annuncio della Bce del nuovo livello dei tassi di interesse nell’area euro. Il tasso Refi è sceso sul nuovo minimo storico dello 0,5%, a seguito del taglio di un quarto di punto effettuato dall’Eurotower. Si tratta della prima modifica dei tassi dell’anno, che in realtà arriva dopo ben dieci mesi di immobilismo. Sul forex grande volatilità sul tasso di cambio euro/dollaro che, dopo l’ascesa fino a 1,3220 circa, è crollato fin sotto 1,3040.

Il sell-off su euro/dollaro dopo taglio tassi Bce è stato però favorito anche da un altro market mover, questa volta proveniente da Oltreoceano. Si è trattato delle nuove richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione, che nella settimana che si è conclusa il 27 aprile sono risultate in calo di 18mila unità a 324mila unità. Si è trattato del valore più basso degli ultimi 5 anni. Sul forex forti acquisti sul dollaro americano, molto bene anche Wall Street.

Il cambio euro/dollaro, sceso fino a 1,3036, ha perso molto anche a causa della delusione degli investitori per le manovre a sostegno dell’economia reale non annunciate da Mario Draghi. In particolare ci si aspettava qualcosa in più relativamente al problema del credit crunch che morde le Pmi europee e la disparità degli interessi che aziende e famiglie affrontano nelle diverse aree dell’unione monetaria.

Mentre la Bce taglia i tassi di interesse allo 0,5%, sul forex resta quindi una prevalenza di venditori di euro, nonostante negli ultimi giorni era avvenuto un movimento direzionale rialzista molto robusto fino in area 1,3240 da 1,2950 circa. Oggi, in caso di dato sull’occupazione negli Usa positivo (non-farm payrolls), il cambio euro/dollaro potrebbe tornare sotto 1,30 e andare a testare il supporto giornaliero di 1,2950.