Divieto di vendite allo scoperto titoli bancari termina 14 settembre

Il divieto di vendite allo scoperto sui titoli bancari del listino milanese imposto dalla Consob lo scorso 27 luglio scadrà domani 14 settembre, non essendo stato diramato ad oggi alcun provvedimento di proroga.

Il divieto di short selling, ricordiamo, fu imposto a causa della terribile ondata di vendite che lo scorso luglio colpì la maggior parte dei titoli quotati a Piazza Affari, soprattutto quelli del settore bancario, che furono protagonisti di clamorosi crolli anche per via dell’impennata registrata dallo spread BTP-Bund.

Proroga Consob divieto vendite allo scoperto

La Consob, Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, in linea con le attese, ha ulteriormente prorogato sui mercati, fino all’11 novembre del 2011, il divieto delle vendite allo scoperto, ovverosia delle cosiddette operazioni di short selling.

La comunicazione ufficiale da parte della Consob è arrivata nella giornata di ieri, mercoledì 28 settembre del 2011, e va ad estendere a livello temporale il divieto che è stato introdotto il 12 agosto scorso, e che poi è stato prorogato fino alla data di domani, venerdì 30 settembre del 2011.

Proroga divieto vendite allo scoperto

Dallo scorso 12 agosto l’Esma (l’autorità Ue per il controllo dei mercati) ha vietato le vendite allo scoperto in Italia, Francia, Spagna e Belgio per 15 giorni. Tale termine, tuttavia, potrebbe essere ulteriormente esteso per altri 30 giorni.

Nel giorno che precede la scadenza del divieto di effettuare vendite allo scoperto, infatti, la stampa sottolinea l’intenzione dell’Europa di prorogare il divieto di short selling, affermando che l’annuncio con ogni probabilità sarà dato oggi a mercati chiusi.

Effetti negativi divieto di vendite allo scoperto

A partire dallo scorso 12 agosto sono state vietate per 15 giorni le vendite allo scoperto in Italia, Belgio, Francia e Spagna, una decisione accolta in modo favorevole dalle associazioni dei consumatori che hanno addirittura chiesto alla Consob di rendere permanente questo divieto.

L’obiettivo di questa decisione è quello di limitare quanto più possibile le speculazioni, tuttavia secondo un’indagine condotta dalla Cass Business School dell’Università di Londra si tratta di una misura che può avere effetti dannosi e annullare completamente gli eventuali benefici derivanti dalla forte limitazione della speculazione.