Sul forex ieri è stata la grande giornata dell’euro, che ha beneficiato della reazione positiva degli investitori alla decisione della Bce di mantenere i tassi di interesse invariati sui minimi storici e alle indicazioni sulle strategie di politica monetaria arrivate dalla conferenza stampa di Mario Draghi. Sul mercato delle valute alla forza dell’euro ha fatto da contraltare la clamorosa debolezza dello yen. La moneta giapponese è tornata a svalutarsi con grande decisione, a seguito delle ultime dichiarazioni rilasciate dal premier Shinzo Abe.
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Forex: euro/dollaro verso 1,33 dopo tassi Bce
Rally dell’euro nella seduta di ieri, dopo la riunione della Bce e la conferenza stampa di Mario Draghi. La moneta unica europea ha messo a segno un rialzo dell’1,7% sul dollaro americano, del 3% sullo yen giapponese e dello 0,74% contro la sterlina britannica. L’exploit dell’euro è arrivato in una giornata iniziata molto bene grazie al boom dell’asta spagnola. Poi è stata la volta dell’asta dei Bot annuali: tassi sotto lo 0,9% sui minimi a tre anni. Successivamente la Bce ha comunicato di mantenere i tassi di interesse invariati allo 0,75%.
Bce tassi fermi allo 0,75% a gennaio 2013
Come ampiamente previsto dalla stragrande maggioranza degli analisti finanziari la Banca Centrale Europea ha lasciato i tassi di interesse invariati allo 0,75%. Si tratta del livello più basso di sempre. La reazione delle borse europee alla decisione dell’Eurotower è stata positiva. Piazza Affari ha accelerato al rialzo e attualmente guadagna l’1%: l’indice FTSE MIB è salito a 17.500 punti sui massimi degli ultimi 17 mesi. Bene anche le altre piazze europee, in attesa dell’apertura di Wall Street. Sul mercato delle valute l’euro è salito sopra 1,3120 sul dollaro americano.
Forex euro/dollaro in rialzo in attesa tassi Bce
Il tasso di cambio euro/dollaro è in lieve rialzo questa mattina in attesa della prima riunione dell’anno della Bce, che comunicherà più tardi il nuovo livello dei tassi di interesse nella zona euro. Dall’Eurotower non sono previste sorprese: i tassi resteranno fermi allo 0,75%, ovvero il livello più basso di sempre. Sono davvero pochi gli analisti finanziari che credono ancora in un taglio dei tassi allo 0,5%, tanto che ben 40 economisti sui 44 interpellati da DowJones e Newswired hanno stimato tassi bloccati allo 0,75%.
Forex: euro/dollaro sotto 1,31 nonostante successo bond Esm
La giornata di ieri è stata negativa per l’euro, che ha perso terreno sia nei confronti del dollaro americano che dello yen. La moneta unica non è riuscita ad approfittare di alcuni market mover positivi, come ad esempio il lieve miglioramento della fiducia economica e delle vendite al dettaglio, ma soprattutto dell’avvio del programma di finanziamento a breve termine del fondo salva-stati Esm, che ha lanciato la sua prima emissione di bond trimestrali del 2013 spuntando tassi negativi. Inoltre, il Giappone ha dichiarato di voler comprare questi bond per sostenere l’euro.
Forex target euro/dollaro gennaio 2013
Il 2013 è iniziato con acquisti generalizzati sul dollaro americano che è riuscito a rialzare la testa, dopo settimane caratterizzate da forti vendite, sulle aspettative di interruzione, o quantomeno di riduzione, del piano di quantitative easing della Federal Reserve. Infatti, secondo quanto è emerso dai verbali dell’ultima riunione della Fed, diversi esponenti del Fomc – il braccio operativo della Fed – vorrebbero mettere fine al piano o almeno ridurre l’ammontare mensile (attualmente a 85 miliardi di dollari). L’exit strategy potrebbe favorire il biglietto verde, se questa ipotesi venisse realmente confermata.
Forex: euro/dollaro prova a tenere il supporto di 1,30
La nuova ottava sui mercati finanziari si è aperta all’insegna della prudenza, dopo che venerdì il dato sul mercato del lavoro negli Stati Uniti ha dato indicazioni contrastanti. Negli ultimi giorni il biglietto verde sta rialzando la testa, approfittando dell’accordo sul fiscal cliff, raggiunto in over time dopo la mezzanotte del 31 dicembre, ma soprattutto dei rumors che vogliono la Fed pronta a programmare una exit strategy relativamente alla politica monetaria ultra-espansiva. In particolare, la Fed potrebbe fermare il piano di acquisto di bond entro fine anno.
Forex: sterlina/dollaro trova supporto a 1,60
Il 2013 si è aperto con una prevalenza di acquisti sul dollaro americano, che però nell’ultima parte dello scorso anno aveva sofferto molto contro le major currencies. Il biglietto verde sta rialzando la testa grazie ai rumors che vogliono la FED intenzionata a programmare una exit strategy dopo anni di politiche monetarie ultra-espansive. Dai verbali dell’ultima riunione della FED è emerso che alcuni membri del Fomc avrebbero chiesto di interrompere il piano di quantitative easing, o quantomeno ridurlo entro fine anno. La notizia ha favorito tantissimo il greenback.
Fed potrebbe fermare piano acquisto titoli entro fine 2013
La giornata di ieri è stata caratterizzata da forti acquisti sul dollaro americano. Sul forex il biglietto verde ha guadagnato l’1,21% contro l’euro, l’1,08% contro la sterlina, l’1,11% contro il franco svizzero e lo 0,5% contro lo yen. A mettere le ali al dollaro statunitense è la possibilità che la Fed possa interrompere il piano di acquisto di bond entro la fine del 2013, mettendo fine ad anni di politica monetaria ultra-espansiva che ha provocato una continua perdita di valore del dollaro.
Forex euro/dollaro sotto 1,31 dopo allarme Fmi e Moody’s su debito USA
Giornata negativa per i mercati finanziari, che ieri invece avevano messo a segno performance altisonanti a seguito della notizia dell’intesa tra Democratici e Repubblicani per evitare il fiscal cliff negli Stati Uniti. Tuttavia, stamattina gli investitori sono tornati più cauti, in particolar modo dopo l’allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale e dall’agenzia di rating Moody’s sulla sostenibilità del debito pubblico americano nel lungo periodo. Infatti, l’accordo sul fiscal cliff riguarda solo le imposte, ma non l’innalzamento del tetto del debito.