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Cambio euro/dollaro crolla a 1,2750 sui minimi a 4 mesi

Non si ferma la discesa del tasso di cambio euro/dollaro, che sul mercato internazionale delle valute estere ha evidenziato un nuovo deciso calo fino a 1,2750. I prezzi hanno così aggiornato i minimi più bassi degli ultimi 4 mesi e ora potrebbero approfondire ulteriormente fino a spingersi in area 1,2660, area di supporto giornaliera molto importante per il trend di medio-lungo periodo. A decretare la nuova flessione del cambio è stato il clima di forte negatività presente sui mercati europei.

Indice Ifo tedesco sotto le attese a marzo 2013

L’indice Ifo tedesco, che misura la fiducia sulle aspettative economiche in germania, è calato a sorpresa nel mese di marzo. La flessione è dovuta principalmente alla crisi di Cipro e all’incertezza politica in Italia. L’indice Ifo è sceso a 106,7 punti dai 107,4 punti di febbraio. Gli analisti finaziari si aspettavano un miglioramento a 107,6 punti. E’ la prima volta negli ultimi 5 mesi che avviene un calo dell’ifo tedesco. In attesa di conoscere il nuovo piano di salvataggio di Cipro, le borse europee tentano un leggero recupero dai minimi intraday.

Euro resta debole nonostante Zew ai massimi da aprile 2010

L’effetto-Cipro continua a farsi sentire sul mercato dell’euro, che resta molto debole sul forex nonostante le buone indicazioni provenienti dall’indice Zew tedesco, che a marzo ha registrato un balzo fino a 48,5 punti battendo le stime degli analisti. Il valore dello Zew è tornato ai livelli di aprile 2010. Gli analisti stimavano una lieve diminuzione a 48,1 punti dai 48,2 punti di febbraio scorso. Tuttavia, l’euro resta ancora la valuta più venduta del momento, a causa delle tensioni create dal piano anti-default di Cipro con prelievo forzoso sui conti correnti.

Consob rassicurazioni su piano Cipro

Stamane a Piazza Affari i principali indici del listino milanese viaggiano in territorio negativo sulla scia dei timori riguardanti Cipro, il cui governo ricordiamo ha deciso di chiudere le banche fino a mercoledì prossimo al fine di frenare la fuga di capitali innescata dalla decisione di imporre un prelievo sui depositi, piuttosto elevato, al fine di ottenere dall’Europa aiuti per circa 10 miliardi di euro.

I timori derivanti dalla difficile situazione finanziaria del Paese hanno influito negativamente sull’andamento della Borsa di Milano, soprattutto dei titoli del comparto bancario, che questa mattina hanno registrato una forte flessione.

Cipro chiede aiuto alla UE

Si allarga l’area di instabilità finanziaria nella zona euro. Dopo Grecia, Portogallo, Irlanda e Spagna, anche Cipro deve arrendersi alla crisi dei debiti sovrani e del settore bancario. Nicosia ha inoltrato ufficialmente la richiesta di aiuti finanziari tramite i fondi salva-stati EFSF ed ESM. Jean-Claude Juncker, presidente dell’Eurogruppo, ha dichiarato che la richiesta di aiuti sarà presa “velocemente in esame”. L’aiuto riguarderà solo il settore bancario, come già successo per la Spagna, anche se Nicosia è da tempo sotto la lente dell’Europa a causa di conti pubblici in disordine ed evidenti squilibri macroeconomici.